Le imprese femminili in Umbria

La Cciaa presenta una nota sulle imprese “rosa” della regione nel periodo 2021-2022.

La Cciaa dell’Umbria diffonde una nota con i dati provenienti dall’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere.

Nei primi sei mesi del 2022 si registrano nella regione 326 nuove iscrizioni di imprese femminili e 236 cessazioni, con un saldo positivo (+90 unità). Le imprese a guida femminile crescono e a giugno 2022 sono 20.559. Queste realtà produttive aumentano in modo costante, nonostante la pandemia e il rallentamento delle iscrizioni tra il 2021 e il 2022. Infatti, nel primo semestre 2019 le imprese a guida femminile sono 23.357, nel primo semestre 2021 raggiungono 23.468 unità e nel primo semestre 2022 salgono a 23.505.

Nel 2021, le imprese a guida femminile rappresentano il 24,9% del totale delle imprese presenti nel territorio umbro. In particolare, le imprese giovanili femminili rappresentano il 9,2% del totale imprese femminili, quota leggermente più bassa del dato nazionale (11,2%). Le imprese straniere femminili, invece, rappresentano l’11,1% del totale imprese femminili, quota in linea con il dato nazionale (11,6%). Le imprese artigiane a guida femminile rappresentano il 16,6% del totale imprese femminili, quota in linea con il dato nazionale (16,3%) ma inferiore a quella delle regioni del Nord (21%).

Riguardo alle forme giuridiche, la ditta individuale rappresenta il 61,9% del totale delle imprese femminili, seguita da dale società di capitali, che rappresentano  il 20,9%. Riguardo ai settori economici, le imprese a conduzione femminile si concentrano soprattutto nel settore dei servizi (60%) e dell’agricoltura (23%).

A giugno 2022 si registrano 68.110 donne imprenditrici in Umbria, di cui 52.583 attive nella provincia di Perugia e 15.527 in quella di Terni. Infine, tra le donne imprenditrici analizzate per classi di età, risulta che 23.591 hanno meno di 50 (tra 30 e 49 anni) e oltre diecimila ne hanno più di 70 anni.