L’automobile: italiani a confronto

L'Unrae pubblica uno studio sulle modalità di utilizzo delle auto in Italia

L’Unrae diffonde il nuovo studio L’automobile: italiani a confronto. La pubblicazione, realizzata per Quattroruote, offre informazioni sull’intensità e le modalità di utilizzo dell’auto in Italia rispetto agli altri paesi che rappresentano i principali mercati (Major Markets), riportando anche alcuni confronti tra le varie regioni della penisola.

L’Italia ha il parco circolante più vecchio tra i cinque Major Markets europei, con l’eccezione della Spagna: l’età media delle automobili circolanti, infatti, è di 11,5 anni, contro una media degli altri quattro paesi di 9,9 anni, in particolare 8 nel Regno Unito, 9,6 in Germania, 10,2 in Francia, 12,7 in Spagna.

Il nostro paese ha anche il tasso di motorizzazione più elevato, con 642 auto per 1.000 abitanti, contro una media di 553 degli altri quattro paesi. Gli italiani, quindi, con più di un’auto in famiglia, usano più vetture rispetto agli automobilisti dei maggiori paesi europei, tenendole però per più tempo.

Gli automobilisti italiani fanno meno chilometri rispetto alla media degli automobilisti europei; in particolare, percorrono 6.880 km/anno contro una media di 7.052 negli altri quattro paesi (7.811 in Germania, 7.181 in Spagna, 6.807 in Francia, 6.266 nel Regno Unito).

Inoltre, nel confronto europeo, in Italia si registra una quota minore di auto “con la spina”, sia elettriche pure (Bev) che plug-in (Phev), sul totale del parco circolante. Nel 2021, infatti, le Bev sono pari allo 0,3% del totale, in linea con la Spagna ma lontano dall’1,4% di Germania e Francia e dall’1,1% del Regno Unito. Anche le Phev italiane sono pari allo 0,3% del totale del parco circolante, contro l’1,3% della Germania, l’1% del Regno Unito, lo 0,9% della Francia e lo 0,4% della Spagna.

Nel confronto tra le regioni si rilevano differenze marcate. Per esempio, comparando la Calabria e il Trentino Alto Adige, la quota di auto circolanti con un’età superiore ai 15 anni in Calabria ha un valore quasi doppio che in Trentino Alto Adige, mentre la quota di vetture elettriche in quest’ultima regione è quasi 10 volte superiore a quella registrata nella prima. Infine, si osserva una situazione analoga per quanto riguarda la capillarità delle infrastrutture di ricarica.