La popolazione in Trentino

L'Ispat presenta i dati provvisori sulla popolazione al 1° gennaio 2022

Il nuovo report predisposto dall'Ispat presenta i dati provvisori del bilancio demografico dell’anno 2021 e della popolazione trentina al 1° gennaio 2022, per Comunità di Valle e Comune.

I dati diffusi sono elaborati basandosi sul bilancio demografico mensile 2021 e sulla contabilizzazione dei microdati demografici, secondo la nuova metodologia dell’Istat.

Al 1° gennaio 2022 la popolazione residente in Trentino ammonta a 542.158 unità, con una diminuzione assoluta rispetto al 1° gennaio 2021 di 8 unità, equivalente a un decremento relativo dello 0,01 per mille.

I nati vivi residenti ammontano a 4.185 unità: il tasso di natalità (rapporto fra il numero dei nati vivi residenti e la popolazione media residente) si attesta sul valore di 7,7 nati per mille abitanti, lievemente superiore a quello dell’anno precedente (7,4 per mille) e sempre superiore rispetto alla media nazionale (6,8 per mille).

Il numero dei morti residenti ammonta a 5.502 unità e il tasso di mortalità (rapporto fra il numero dei morti residenti e la popolazione media residente) è pari a 10,1 per mille abitanti, decisamente inferiore all’anno precedente (12 per mille), caratterizzato dall’alta mortalità per Covid, e sotto la media nazionale (12 per mille).

Il saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) si conferma con segno negativo (-1.317 unità), anche se in modo meno rilevante rispetto all’anno precedente (-2.478 unità). Il saldo sociale (differenza fra le iscrizioni e le cancellazioni anagrafiche, include anche il saldo per altri motivi) è positivo e pari a 1.309 persone, inferiore a quello del 2020 (1.797 unità). Il calcolo della popolazione provvisoria del 2021 fornisce un valore sostanzialmente uguale al 2020, nonostante la tenuta positiva del saldo sociale. Nel 2021 la natalità non modifica la tendenza in atto e gli effetti negativi dell’epidemia da Covid-19 incidono ancora sulla mortalità. Il saldo naturale negativo si osserva in tutte le regioni italiane, escluso l'Alto Adige, che mostra una crescita naturale positiva dello 0,2 per 1.000 abitanti.