Il sistema delle relazioni nelle microimprese in Trentino

L'Ispat presenta i dati del 2018

Il nuovo report predisposto dall'Ispat, analizza la realtà economica delle microimprese focalizzando l’attenzione sulla struttura delle relazioni che l’impresa pone in essere interagendo con tutti i soggetti che, direttamente e indirettamente, hanno un ruolo strategico nella vita dell’impresa.

Le microimprese in Trentino rappresentano il 93% delle imprese totali e assorbono il 46% degli addetti. Numeri simili si osservano per la provincia di Bolzano, per il Nord-est e in generale per l’Italia. Contribuiscono per il 40% alla creazione del valore aggiunto provinciale market, in linea con l’Alto Adige, ma in modo più incidente rispetto al Nord-est e all’Italia dove il loro peso specifico si ferma al 32,7%.

In Trentino la maggior parte delle microimprese opera sul mercato locale: oltre l’86% dei clienti è localizzata in provincia e in prevalenza nei comuni della stessa valle. Il commercio con l’estero è marginale mentre è limitato ma abbastanza significativo, almeno per alcuni settori, l’interscambio commerciale con le altre regioni italiane.

Una microimpresa su due ha in Italia almeno una relazione che coinvolge l’aspetto della produzione; risultati simili si osservano anche in Trentino. Particolare rilevanza in questo contesto rivestono le relazioni produttive che vedono le microimprese nel ruolo di committenti e subfornitrici: in Trentino è coinvolto il 30,4% delle microimprese come committenti e il 23% come subfornitrici, soprattutto nella manifattura e nelle costruzioni. Le microimprese trentine si distinguono positivamente per l’incidenza degli accordi formali (10,3% contro il 5,8% in Italia), ma molto diffusi sono anche gli accordi informali (12,1% contro 10,8% in Italia), che risultano addirittura doppi come incidenza rispetto alla provincia di Bolzano (6,6%).