Gli infortuni sul lavoro in Piemonte

L’Inail regionale pubblica l'edizione 2020 del rapporto

Tipo di prodotto: Rapporto
Anno di riferimento dei dati: 2019 e parte del 2020
Anno di edizione: 2020
Disponibile su: www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni

Il Rapporto annuale regionale, a cura della Direzione regionale Piemonte dell’Inail, presenta i dati statistici sull’andamento infortunistico e tecnopatico regionale, sulle attività di vigilanza assicurativa, sulla prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento lavorativo. Un approfondimento è dedicato alle denunce di infortunio da Covid-19, con dati aggiornati al 30 settembre 2020. Completa il rapporto un’appendice statistica, che riporta una serie di tabelle contenenti confronti temporali tra i principali indicatori.

Nel volume si legge che nel 2019 in Piemonte sono 47.810 le denunce di infortunio, in leggera diminuzione sia rispetto al 2017 (-0,7%) sia rispetto al 2018 (-0,2%). A livello nazionale le diminuzioni registrate rispetto al biennio precedente sono, rispettivamente, dello 0,3% e dello 0,1%. Le denunce con esito mortale nel 2019 raggiungono quota 100, pari a 9 casi in più rispetto al 2017, tutti collegati a circostanze lavorative. Le denunce di infortunio in itinere, invece, sono 27, esattamente come nel 2017. 

Le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 rilevate in Piemonte al 30 settembre 2020 (dati provvisori) sono 8.103 e rappresentano il 14,9% del dato nazionale (54.128). I casi con esito mortale sono 30 (319 in Italia); il 75,6% delle denunce si riferisce alle donne, la classe di età maggiormente colpita è quella tra i 50 e i 64 anni (42,6%). La provincia con il maggior numero di casi è Torino (4.212), seguita da Alessandria (1.049), Novara (817), Cuneo (794), Asti (386), Vercelli (352), Verbano Cusio Ossola (335) e Biella (158). Il 64,4% delle denunce codificate per attività economica (Ateco) riguarda il settore Sanità e assistenza sociale. Seguono i settori amministrazione pubblica (18,2%), noleggio e servizi alle imprese (6%) e servizi di alloggio e ristorazione (2,7%).