Il commercio estero in Calabria. Analisi e tendenze

La Regione Calabria pubblica un factbook relativo al 2018

Tipo Prodotto: Factbook
Periodo di Riferimento: 2018
Anno di Edizione: 2020
Disponibile su: https://portale.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?16252

Il Factbook “Commercio estero in Calabria 2018. Analisi e tendenze”, redatto dall’Osservatorio Internazionalizzazione della Regione Calabria, presenta gli andamenti congiunturali e tendenziali dei principali aspetti economici e dei processi di apertura commerciale della Calabria. Il documento è articolato in sette sezioni: Economia regionale; Mercato del lavoro; BES - Istruzione e formazione; Sistema imprenditoriale; Scambi commerciali; Operatori ed esportazioni; Turismo internazionale ed progettato e realizzato secondo l’approccio metodologico dell’OECD, dell’Eurostat e dell’Istat.

Nel 2017 il Pil pro-capite in regione, pari a 33.434,5 euro (+2,6% rispetto al 2016), cresce di più della media nazionale (+2,1%). Il mercato del lavoro nel 2018 è caratterizzato da un tasso di disoccupazione tendenziale pari al 21,6% e da un trend crescente del numero di occupati (551.000, +2,6%).

L’indicatore Neet, ovvero il tasso che misura i giovani che non cercano lavoro e non frequentano corsi di formazione, è pari al 36,2% (media Italia 23,4%) e peggiora nella provincia di Crotone (39,8%).

Gli scambi commerciali sono caratterizzati da un trend crescente delle esportazioni (543 milioni di euro, +16%), soprattutto di prodotti alimentari, bevande e tabacco (134 milioni di euro, +5%) , in particolare verso l’Unione europea (226,55 milioni di euro, +13%). Anche le importazioni sono in crescita (106 milioni di euro, +19%), anche in questo caso dall’Unione europea (504 milioni di euro, +8%) e riguardano principalmente prodotti alimentari, bevande e tabacco (174 milioni di euro, -0,4%).

La provincia che esporta maggiormente è quella di Reggio Calabria (248,84 milioni di euro, +11% rispetto al 2017), soprattutto altri prodotti chimici (41%) diretti verso il mercato dell’Unione europea (113 milioni di euro, +23% rispetto al 2017).