L'immigrazione in Italia dal 2008 al 2014

09.07.2015

Il Ministero dell'Interno diffonde il rapporto sull'immigrazione con un'analisi storica e gli ultimi aggiornamenti statistici

Il Ministero dell’interno pubblica lo studio Dati statistici sull'immigrazione in Italia dal 2008 al 2013 e aggiornamento dei dati relativi ai permessi di soggiorno rilasciati al 31dicembre 2014, curato dall’Ufficio centrale di statistica  in collaborazione con la Direzione centrale dell'immigrazione e della Polizia delle frontiere del Dipartimento di pubblica sicurezza.

Il rapporto intende fornire conoscenze e informazioni quantitative per permettere una migliore comprensione del fenomeno dell’immigrazione e della presenza straniera nel nostro paese, in particolare di cittadini extracomunitari, e contribuire alla valutazione e alla progettazione di politiche di integrazione. Oltre a un’analisi storica del periodo 2008-2013 e agli aggiornamenti sul 2014, presenta un approfondimento sul tema degli stranieri e della criminalità.

Il numero di permessi di soggiorno rilasciati al 31 dicembre 2014 è pari a 3.117.482 con un leggero incremento, rispetto al dato del 2013, del 2,89%. Tra il 2013 e il 2014, confermando il trend del periodo 2008–2013, la presenza straniera risulta in crescita in tutta l’area centro-meridionale. Infatti, gli incrementi delle regioni settentrionali sono compresi tra lo 0,09% del Friuli Venezia Giulia e il 2,22% del Piemonte mentre nel Centro-sud si va dal 3,71% dell’Abruzzo all’11,28% della Sicilia. La crescita risulta meno forte in Umbria (+0,74%) e nelle  Marche (+1,06%).

Riguardo al genere, l’analisi dei permessi di soggiorno rilasciati conferma una sostanziale stazionarietà del rapporto, sempre a favore del sesso maschile,  con una incidenza di poco superiore al 50%. Anche riguardo ai motivi del soggiorno per il 2014 si confermano le tendenze riscontrate negli anni precedenti. I motivi principali della richiesta sono: lavoro subordinato (1.422.032 permessi), motivi familiari (1.169.860), lavoro autonomo/commercio (233.849), studio (53.133); le rispettive percentuali sul totale sono sostanzialmente costanti (con scostamenti positivi di non più dello 0,5%) a eccezione del lavoro subordinato, per il quale si registra un decremento del 2%.

Categorie: Popolazione | Ministero dell'interno

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