Rapporto Waste end
Fondazione Symbola prospetta un'Italia a "rifiuti zero" che metta al centro il recupero di materie anziché lo smaltimento
Tipo di prodotto: rapporto
Periodo di riferimento: anni 2011/14
Anno di edizione: 2015
Disponibile su:http://www.symbola.net
Ridurre di due terzi i rifiuti avviati in discarica (dal 38% al 12% del totale), raddoppiare la raccolta differenziata (dal 43% all'82%), tagliare il rifiuto urbano residuo indifferenziato ad un terzo (dal 57% al 18%), più che dimezzare l'incenerimento (dal 17% al 7%) entro il 2020, questi gli obiettivi che prospetta il rapporto Waste end. Economia circolare, nuova frontiera del made in Italy, basato su fonti statistiche ufficiali, tra cui Istat e Ispra.
Fondazione Symbola e Kinexia descrivono il sistema italiano di gestione dei rifiuti, e gli scenari di sviluppo futuri analizzando temi come il sistema di raccolta, le industrie per la preparazione al riciclo, il recupero biologico, i trattamenti finali (discarica, Tmb, inceneritori) e le industrie manifatturiere di riciclo.
In Italia sono operativi 44 impianti di incenerimento per rifiuti urbani, frazione secca e combustibile derivato da rifiuti (2013), con una capacità tecnica che diventa di fatto un ostacolo ai progressi nella raccolta differenziata e nei processi industriali che ne derivano.
A fronte di questo scenario, secondo lo studio, lo sviluppo del riciclo determinerebbe un fabbisogno occupazionale di circa 23.000 addetti nell’industria di preparazione al riciclo, con una crescita di 12.000 unità rispetto alla situazione attuale, e di circa 26.000 addetti nell’industria manifatturiera, con una crescita di 11.000 unità rispetto alla situazione attuale. Il valore della produzione passerebbe da 1,6 miliardi attuali a 2,9 miliardi nell’industria di preparazione al riciclo e da 4,5 miliardi a 8,2 miliardi nell’industria manifatturiera di riciclo.
Categorie: Ambiente ed energia
