Rapporto Cedap 2011

20.02.2015

Il Ministero della Salute presenta un'analisi dei dati rilevati sul flusso informativo del Certificato di assistenza al parto

Tipo di prodotto: rapporto annuale
Periodo di riferimento: 2011
Anno di edizione: 2015
Disponibile su: http://www.salute.gov.it

L'88% dei parti in Italia è avvenuto negli Istituti di cura pubblici ed equiparati, l’11,9% nelle case di cura private (accreditate o non accreditate) e solo lo 0,1% altrove.

Nel 2011, il 19% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana. Tale fenomeno è più diffuso al Centro-Nord dove oltre il 25% dei parti avviene da madri non italiane; in particolare, in Emilia Romagnae Lombardia, il 28% delle nascite èriferito a madri straniere.

Le aree geografiche di provenienza più rappresentative, sono quella dell’Africa (26,1%) e dell’Unione Europea (26%). Le madri di origine Asiatica e Sud Americana sono rispettivamente il 18,2% el’8,3% di quelle non italiane.

Il 59,3% delle madri ha un’occupazione lavorativa, il 30% sono casalinghe e l’8,8% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione.

Il ricorso ad una tecnica di procreazione medicalmente assistita (PMA)risulta effettuatoin media 1,43gravidanze ogni 100. La tecnica più utilizzata è stata la fecondazione in vitro con successivo trasferimento di embrioni nell’utero (FIVET), seguita dal metodo di fecondazione in vitro tramite iniezione di spermatozoo in citoplasma (ICSI).

Questi alcuni dei dati reperibili nel Rapporto Cedap che fotografa le attività di 567 punti nascita in tutta Italia per un totale di 541.206 eventi nascita.

Il decimo Rapporto sull’evento nascita in Italia, a cura dell’Ufficio di statistica del Ministero della Salute, presenta le analisi dei dati rilevati per l’anno 2011dal flusso informativo del Certificato di assistenza al parto (CeDAP).

Categorie: Salute e sanità | Ministero della salute

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