Rapporto annuale sull'economia della Campania

25.06.2014

Analisi sulla congiuntura e sulla struttura dell'economia della regione

Tipo di prodotto: rapporto
Periodo di riferimento: 2013
Anno di edizione: 2014
Disponibile su: http://www.bancaditalia.it/

 

 

Il Rapporto annuale “L’economia della Campania”, realizzato dalla sede di Napoli della Banca d’Italia, è il risultato di studi sulle condizioni cicliche e sulla struttura economica e finanziaria della regione. 

Il 2013 rappresenta per la Campania il sesto anno consecutivo di recessione; il Pil registra un calo del 2,7%, portando a oltre 13 punti percentuali il calo cumulato dall’inizio della crisi. Segnali di ripresa emergono dal settore industriale dove il fatturato è aumentato soprattutto nelle imprese a elevata propensione all’export e di maggiori dimensioni.

L’edilizia continua a risentire della debolezza degli investimenti pubblici, che ha determinato un calo della produzione di opere pubbliche del 12% a prezzi costanti. L’andamento è migliore nel settore privato: i volumi ultimati nella produzione non residenziale crescono del 5,3%.

Il settore dei servizi risente della riduzione dei consumi, solo in piccola parte compensata dalla tenuta della spesa dei turisti stranieri. Il calo del fatturato delle aziende dei servizi con almeno 20 addetti è meno intenso (-0,5 % a prezzi costanti; -5,0% nel 2012). Nel 2013, la spesa per consumi delle famiglie si riduce del 3,1% a prezzi costanti (-5,3 nel 2012). La quota di famiglie campane che giudica inadeguate le proprie risorse economiche raggiunge il 61% (49,9% in Italia), rallentando l’andamento rispetto al biennio precedente.

Per quanto concerne il mercato del lavoro, nel 2013 in Campania il numero di occupati risulta diminuito dello 0,9% rispetto al 2012, mostrando tuttavia una dinamica migliore di quella nazionale [inserire dato? Sarebbe più chiaro ]. Il tasso di occupazione della popolazione tra i 15 e i 64 anni rimane comunque minore rispetto alla media nazionale: è pari al 39,8% (40% nel 2012) con 16 punti percentuali in meno . Il tasso di disoccupazione si attesta al 21,5%  rispetto al dato nazionale del 12,2% mentre quello femminile (23,8%) è il più alto fra le regioni italiane.

Nonostante le diffuse criticità si intravedono alcuni indizi di innovazione nella struttura economica campana. Nel settore manifatturiero aumenta, infatti, l’incidenza delle imprese a più elevata intensità tecnologica e anche la dimensione media. In alcune aree dell’assistenza sanitaria e nel campo della gestione dei rifiuti la qualità dei servizi mostra l’avvicinamento agli standard nazionali.

 

Categorie: Imprese: struttura e competitività | Campania | Napoli

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