Economie regionali: l’economia nelle Marche

17.06.2014

Il Centro studi della sede di Ancona della Banca d’Italia presenta il quadro economico della regione nel 2013 e nel primo trimestre 2014

Tipo di prodotto: Relazione
Periodo di riferimento: anno 2013-2014
Anno di edizione: 2014
Disponibile su: http://www.bancaditalia.it/

Nel 2013 l’attività economica delle Marche è ancora nella fase di contrazione mentre soltanto tra la fine dell’anno e i primi mesi del 2014 emergono alcuni deboli segnali di ripresa. La dinamica del Pil regionale (-2%) è tornata ad allinearsi con quella nazionale e le rilevazioni condotte presso le imprese suggeriscono un clima di fiducia in lento miglioramento, soprattutto tra le aziende industriali di maggiore dimensione e più orientate ai mercati esteri. Tuttavia, nel complesso il quadro rimane fragile e le prospettive di una ripresa duratura sono ancora circondate da elevata incertezza.

Questo è quanto emerge nel volume “L’economia delle Marche”, uno dei prodotti della più vasta edizione delle “Economie regionali” messe a punto dai Centri studi delle filiali territoriali della Banca d’Italia. Il volume raccoglie dati statistici economici regionali provenienti dalle statistiche ufficiali, con focus tematici di approfondimento che riguardano, in questa edizione, l’export di calzature, l’inserimento lavorativo dei giovani, l’andamento della domanda e dell’offerta di credito, le garanzie sui finanziamenti alle imprese.  

Più nel dettaglio, nel 2013 diminuisce la produzione industriale nel comparto degli elettrodomestici e nell’edilizia; la domanda interna è ancora debole mentre la dinamica delle esportazioni marchigiane, spinta soprattutto dalla meccanica e dal settore moda, è superiore a quella nazionale.

L’andamento dell’attività produttiva risulta generalmente più sfavorevole per le piccole imprese con una minore apertura internazionale. Diminuiscono anche gli investimenti fissi lordi delle imprese e i programmi d’investimento, previsti per il 2014, non ne prevedono una sostanziale ripresa.

L’occupazione è calata, soprattutto nella componente giovanile. In un contesto di riduzione del reddito disponibile delle famiglie, si è ridotta negli ultimi anni la propensione dei giovani a intraprendere gli studi universitari, anche se a livello nazionale la diminuzione è addirittura maggiore.

Si è accentuata nel 2013 la contrazione dei prestiti bancari (-4,2%) ed è proseguita anche per i primi mesi del 2014, sebbene a un ritmo più contenuto. La diminuzione ha riguardato soprattutto le imprese medio-grandi, che hanno fatto più ricorso al prestito obbligazionario, mentre emerge che il fabbisogno di risorse sarebbe maggiormente rivolto alle esigenze di ristrutturazione e consolidamento delle posizione debitorie piuttosto che agli investimenti.  

Categorie: Imprese: struttura e competitività | Marche

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