Rapporto sull’innovazione in Emilia-Romagna 2013

27.02.2014

Diffusa online l’analisi sul processo innovativo delle imprese

Tipo di prodotto: rapporto
Periodo di riferimento dei dati: 2013
Anno di edizione: 2013
Consultabile su: www.rer.camcom.it

Secondo il rapporto di Unioncamere dell’Emilia Romagna, la dimensione competitiva sulla quale le aziende nel 2013 dichiarano più frequentemente di voler investire è il miglioramento dei processi di produzione: il 39,6% delle imprese lo considera molto o abbastanza rilevante.

Il settore che rispetto all’anno 2012 fa registrare l’incremento più elevato è la logistica, che nella graduatoria delle previsioni d’investimento nei fattori competitivi passa dal penultimo (8,1%) al quinto posto (16,1%).

La dimensione che riscuote il minor consenso è l’assunzione di laureati o personale specializzato (9,8%): infatti, a causa della recessione economica, le imprese preferiscono investire nella formazione del personale interno (35,3%) piuttosto che accrescere il proprio capitale umano.

Il principale obiettivo dell’innovazione è il miglioramento del risultato economico, indicato dall’ 88,4% sul totale. Rispetto al 2012 acquista un grande rilievo il miglioramento dei servizi al cliente, che sale dal settimo al terzo posto nella classifica delle preferenze aziendali.

Per quanto riguarda l’innovazione effettivamente realizzata nell’ultimo triennio, viene messo in luce che il 46,4% delle imprese hanno introdotto innovazione ma che oltre la metà (53,6%) non ha registrato alcuna innovazione.

Tuttavia il dato negativo è mitigato dalla tendenza all’innalzamento della quota di imprese innovate: nel 2012  erano il 42% e nel 2010/11 il   42,1%. Il principale beneficio segnalato da quelle che hanno introdotto innovazione è il miglioramento della qualità dei prodotti e/o dei servizi (47,9%).

Oltre il 30% di queste stesse aziende ha dichiarato di aver riconosciuto benefici di tipo ambientale e/o sociale per la collettività e il territorio di afferenza.

Oltre un terzo considera prioritario, per facilitare l’innovazione, intervenire sulla semplificazione delle procedure e della burocrazia della pubblica amministrazione. Per oltre otto imprese su dieci, inoltre, l’ostacolo più rilevante all’innovazione è l’eccesiva pressione fiscale.

Altro aspetto significativo messo in luce dallo studio è la netta relazione fra conversione alla green economy e l’innovazione. Infatti, due imprese su tre, fra quelle che hanno seguito un percorso di conversione all’economia verde, hanno introdotto almeno una qualche forma d’innovazione nel triennio.

Questi alcune analisi pubblicate nel "Rapporto sull’innovazione regionale nel 2013".

I dati contenuti nel Rapporto derivano da una molteplicità di fonti e sistemi informativi. Lo strumento utilizzato per studiare il grado d’innovazione delle imprese è l’indagine campionaria Osservatorio innovazione  realizzata annualmente da Unioncamere regionale con la collaborazione delle camere provinciali (1.596 le imprese intervistate nel 2013).

I dati e gli indicatori utilizzati per contestualizzare gli output dell’Osservatorio derivano in gran parte dal Sistema integrato di monitoraggio dell’economia del territorio di Forlì-Cesena  (Simet).

Categorie: Imprese: struttura e competitività | Emilia-Romagna | Bologna | Unioncamere Emilia-Romagna - Unione regionale delle camere di commercio dell'Emilia-Romagna

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