Rapporto Bes 2013 Marche

28.01.2014

Pubblicato online il rapporto sul Benessere equo e sostenibile relativo alla regione Marche

Tipo di prodotto: volume
Periodo di riferimento: 2004-2012
Anno edizione: 2014
Disponibile su: http://statistica.regione.marche.it/

 

La regione Marche è tra le quelle dove la speranza di vita alla nascita è maggiore. Nel periodo 2004-2011, sono le donne ad avere una più alta speranza di vita, tuttavia l’incremento più consistente nell’intero periodo riguarda gli uomini. L’indicatore della speranza di vita in buona salute, invece, è appena al di sotto dei valori medi nazionali, anche se viene confermata una differenza di genere a sfavore, in questo caso, delle donne. Probabilmente, la causa è da ricercarsi proprio nella maggiore durata della vita media: si vive di più, ma con l’aumentare degli anni attesi di vita, aumentano anche i problemi di salute. 

È quanto emerge dai primi due indicatori per la dimensione della salute presentati nel Rapporto Bes 2013 Marche – il benessere equo sostenibile nelle Marche, a cura dell’Ufficio informativo e statistico della Regione Marche. Il Rapporto ripropone nell’ottica regionale gli indicatori Istat-Cnel inerenti al progetto Bes (Benessere equo sostenibile), già pubblicati in occasione della pubblicazione del Rapporto Bes 2013 – Il benessere equo e sostenibile in Italia (presentato l’11 marzo 2013 alla Camera dei Deputati). Il progetto Bes nasce da un’iniziativa del Cnel e dell’Istat e si inquadra nel dibattito internazionale sul cosiddetto superamento del Pil, stimolato dalla convinzione che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non debbano essere solo di carattere economico, ma anche sociale e ambientale, corredati da misure di diseguaglianza e sostenibilità.

Il rapporto, illustrato con grafici, cartografie e tavole, confronta gli indicatori tra le diverse regioni italiane e li raggruppa nelle dodici aree tematiche del Bes. Le dimensioni sono: la salute, l’istruzione e la formazione, il lavoro e la conciliazione dei tempi di vita, il benessere economico, le relazioni sociali, la politica e le istituzioni, la sicurezza, il benessere soggettivo, il paesaggio e il patrimonio culturale, l’ambiente, la ricerca e l’innovazione, la qualità dei servizi.

Approfondendo l’analisi nelle varie dimensioni del Bes, rispetto alle altre regioni italiane il territorio delle Marche ha buone performance per alcuni indicatori, come, per esempio, il consumo di frutta e verdura, la partecipazione alla scuola d’infanzia, le persone che hanno conseguito un titolo universitario, la percentuale dei Neet (giovani che non lavorano e non studiano), il rapporto tra il tasso di occupazione delle donne (25-49 anni) con figli rispetto a quelle senza figli, la disuguaglianza di reddito disponibile, la percentuale di persone che vivono in famiglie senza reddito da lavoro o da pensione, la partecipazione elettorale, il tasso di omicidi e rapine e i livelli di insoddisfazione della qualità del paesaggio del luogo di vita.

Peggiori risultati, invece, si evidenziano per altri indicatori come lo stato di salute psicologica, la mortalità infantile, la trasformazione nel corso di un anno di lavori instabili a lavori stabili, la fiducia nel sistema giudiziario, la violenza sessuale e domestica sulle donne, le aree con dissesto idrogeologico e il sovraffollamento degli istituti di pena. 

 

Categorie: Opinioni dei cittadini | Marche | Regione Marche

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