L’economia del Friuli-Venezia Giulia

La Banca d’Italia pubblica l’edizione 2023 del rapporto sull’economia regionale

Tipo di prodotto: Rapporto
Anno di riferimento: 2022
Anno di edizione: 2023
Disponibile su: www.bancaditalia.it

L’economia del Friuli-Venezia Giulia fa parte della serie di volumi annuali intitolata Economie regionali, a cura della Banca d'Italia, dedicata all’analisi della struttura economica e finanziaria delle economie locali. Le pubblicazioni, contenenti dati riferiti in massima parte al 2022 e all’inizio del 2023, sono basate sull’elaborazione di varie fonti di dati, tra cui le statistiche ufficiali prodotte da Inps, Istat, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Agenzia delle Entrate.

Nel 2022, prosegue la crescita dell’attività economica in Friuli-Venezia Giulia, seppur con un ridimensionamento nella seconda parte dell’anno, a seguito dei rialzi nei prezzi dell’energia e del calo della domanda interna e estera. Il prodotto interno lordo regionale cresce del 3,7%, in linea con l’andamento del Pil nazionale. La produzione diminuisce dell’1,8 per cento, con un calo che riguarda in particolare la metallurgia, la meccanica e la produzione di apparecchi elettrici. Nel corso del 2022, prosegue anche l’aumento dell’occupazione. Il numero di occupati cresce del 2%; l’incremento è maggiore per la componente femminile e interessa unicamente i lavoratori dipendenti a fronte di una stabilità di quelli autonomi. Il tasso di occupazione raggiunge il 68,5% e, sebbene in aumento per entrambi i generi, continua a registrare un marcato divario a sfavore delle donne (13,1 punti percentuali). Il reddito disponibile delle famiglie del Friuli-Venezia Giulia cresce del 5,3% a valori correnti, rispetto al 2021, beneficiando dell’espansione del numero di occupati, ma scende dell’1,5% in termini reali per il concomitante aumento dei prezzi che ne erode il potere d’acquisto. I consumi a prezzi costanti crescono del 5,2%, nonostante i rincari e il clima di incertezza, ma il recupero ai livelli pre-pandemici è ancora incompleto. Nel 2022, con l’aumento dei tassi di interesse, si indebolisce la crescita del credito alle famiglie. I prestiti per l’acquisto di abitazioni crescono a ritmi ancora sostenuti (+4,8%, alla fine dell’anno), ma meno intensi rispetto al 2021.