La sanità in Puglia

16.07.2013

Relazione sullo stato di salute della popolazione pugliese 2006-2011

Tipo di prodotto: rapporto
Periodo di riferimento: 2006-2011
Anno di edizione: 2013
Disponibile su: http://www.oerpuglia.org/StatodiSalute.asp


La “Relazione sullo stato di salute della popolazione pugliese”, messa a punto dall’Osservatorio epidemiologico regionale della Regione Puglia, offre una fotografia del sistema sanitario regionale dal 2006 al 2011.
Il rapporto  evidenzia un rallentamento del processo di invecchiamento della popolazione in Puglia rispetto al resto del paese pur ponendo la speranza di vita è in linea con la media nazionale. Il tasso di natalità è diminuito e, in alcune province come Lecce e Brindisi, è superato da quello di mortalità.
La Puglia si caratterizza ancora per un ricorso eccessivo al parto cesareo, soprattutto nelle strutture pubbliche, mentre nel sistema privato il dato è allineato a quello nazionale. Parallelamente, il tasso di abortività è più elevato rispetto alla media dell’intero Paese.

Il sistema sanitario pugliese presenta decisivi miglioramenti in termini di prevenzione, in particolare per lo screening del tumore mammario per le donne. Negli stili di vita, invece, la popolazione pugliese sembra essere meno recettiva rispetto alle altre regioni; dal 2008 al 2011 sono aumentati i soggetti in sovrappeso o obesi e coloro che non praticano attività fisica, mentre si riscontra  una riduzione nel consumo di alcol  e nell’abitudine al fumo.

I decessi sono più o meno omogenei nelle sei province, sebbene nel Salento e nell’area metropolitana di Taranto si registra un eccesso di mortalità legata all’apparato respiratorio; alla provincia Barletta-Andria-Trani spetta, invece, il primato di decessi per tumore del fegato e malattie epatiche. Nei quartieri della città di Taranto adiacenti all’area industriale, si osserva un’alta frequenza di ricoveri e decessi per infarto miocardico acuto e cirrosi epatica, soprattutto tra i maschi.

Il tasso di ospedalizzazione si è ridotto, anche a seguito del piano di rientro adottato a fine 2010. La riduzione dell’ospedalizzazione è avvenuta a carico dei ricoveri in regime ordinario, mentre quelli in Day-Hospital risultano aumentati. Costante, invece, è la percentuale di ricoveri effettuati da residenti pugliesi in altre regioni sul totale dei ricoveri e riguarda, in gran parte, gli interventi legati all’apparato muscolo-scheletrico e quelli al piede, aumentati di tre volte nel giro di cinque anni.

 

Categorie: Salute e sanità | Regione Puglia

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