Rapporto rifiuti speciali

Ispra pubblica il 21° rapporto

Tipo di prodotto: Rapporto annuale
Periodo di riferimento: 2020
Anno di edizione: 2022
Disponibile su: www.isprambiente.gov.it/

La 21° edizione del Rapporto rifiuti speciali fornisce i dati, riferiti all’anno 2020, sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, a livello nazionale e regionale e, per la loro gestione, anche a livello provinciale; nonché sull’import e l'export.

Il volume è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte dell’Ispra, con il contributo del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, il network delle Agenzie regionali (Arpa) e provinciali (Appa).

Tra i dati si legge che nel 2020, la produzione nazionale dei rifiuti speciali si attesta a 147 milioni di tonnellate mostrando, rispetto al 2019, un calo del 4,5%, corrispondente a quasi 7 milioni di tonnellate. I rifiuti non pericolosi, che rappresentano il 93,3% del totale dei rifiuti prodotti, diminuiscono di quasi 6,7 milioni di tonnellate (-4,6%), quelli pericolosi di poco più di 300 mila tonnellate (-3%). L’analisi dei dati di produzione relativi al 2020 evidenzia, inoltre, che il maggior contributo alla produzione complessiva dei rifiuti speciali è dato dal settore delle costruzioni e demolizioni (Ateco da 41 a 43), con una percentuale pari al 45,1% del totale, corrispondente a 66,2 milioni di tonnellate comprensive dei rifiuti da operazioni di costruzioni e demolizione e di altri rifiuti prodotti da tali attività.

Infine, nel 2020 i maggiori valori di produzione totale dei rifiuti speciali, si concentrano, nel Nord Italia, con 83,7 milioni di tonnellate (pari, in termini percentuali, al 56,9% del dato complessivo nazionale). La produzione del Centro si attesta a 24,7 milioni di tonnellate (16,8% del totale nazionale) mentre quella del Sud corrisponde a quasi 38,6 milioni di tonnellate (26,2%).