L’economia lucana nel 2012

09.07.2013

Unioncamere Basilicata analizza lo stato e le prospettive di sviluppo dell’economia regionale

Tipo di prodotto: rapporto statistico
Periodo di riferimento: gennaio-dicembre 2012
Anno di edizione: 2013
Disponibile su: http://www.bas.camcom.it/

 

La nuova recessione che ha colpito l’economia italiana nel 2012 ha avuto ripercussioni molto pesanti sull’economia lucana, che ha chiuso l’anno con una contrazione del Pil del 3,1%.

Dall’inizio della grande crisi, la Basilicata ha visto ridursi del 10% la ricchezza reale prodotta, che è tornata ai livelli di 14 anni fa: un dato che sintetizza efficacemente il depauperamento subito dal sistema economico regionale per effetto della prolungata e intensa recessione in atto, che sta producendo un declino irreversibile con la progressiva scomparsa delle aziende e con l’aumento record dei livelli di disoccupazione e della cassa integrazione guadagni.

È quanto emerge dal rapporto L’economia della Basilicata nel 2012, presentato il 6 giugno dall’Unione delle Camere di commercio della Basilicata. Il cedimento del PIL lucano nel 2012, si legge nella pubblicazione, è stato determinato in primo luogo dal tracollo della domanda interna, causato soprattutto dal calo dei consumi delle famiglie (-5,0%), penalizzati dall’andamento negativo del reddito disponibile (-5,3%).

Il 2013 non invertirà la tendenza recessiva dell’economia lucana. La variazione del PIL, infatti, è attualmente stimata al -2,5%, un punto in più rispetto a quella attesa a livello nazionale (-1,5%), mentre nel Mezzogiorno è indicata al -2,3%.

Categorie: Basilicata

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