L’analisi della domanda di servizi informatici per la statistica ufficiale
Online i risultati della prima edizione della rilevazione, che rientra nelle iniziative dell’Istat per accreditarsi come Polo strategico nazionale al servizio della statistica ufficiale
La strategia nazionale per la riorganizzazione delle infrastrutture digitali della Pubblica Amministrazione, definita dall’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid), rappresenta il fondamento per razionalizzare le risorse, rendere più moderni i servizi pubblici e mettere in sicurezza i dati, coerentemente con le iniziative di spending review della pubblica amministrazione. Questa strategia è volta a consolidare le infrastrutture centrali attraverso il Polo Strategico Nazionale (PSN) di natura pubblica e di razionalizzare le infrastrutture che gestiscono i servizi ordinari della Pubblica Amministrazione, attraverso la dismissione dei data center obsoleti e l’adozione del Modello Cloud della PA
Nel Modello Cloud della PA, i PSN sono chiamati a soddisfare la necessità di mantenere il controllo diretto da parte dello Stato sulle infrastrutture IT (Connettività, Data Center e piattaforme Cloud) che erogano servizi considerati asset strategici nazionali. I PSN sono destinati a tutti quei servizi di rilevanza strategica e di interesse nazionale per cui l’infrastruttura non può essere delegata a terze parti.
In questo scenario l’Istat si sta accreditando come PSN al servizio della statistica ufficiale prodotta nel paese per il tramite del Sistema statistico nazionale (Sistan). Per questa ragione nella seconda metà del 2021, parallelamente ad altre iniziative, l’Istituto ha promosso per la prima volta un’indagine volta a esplorare la domanda di servizi informatici di rilievo statistico espressa dagli Uffici di statistica operanti nelle amministrazioni centrali, regionali e comunali, includendo i comuni al di sopra dei 30 mila abitanti. Il questionario, somministrato con tecnica CAWI (Lime survey) a un totale di 635 unità amministrative, ha avuto un tasso di risposta del 78%.
I principali risultati della rilevazione, presentati in dettaglio in occasione della 14° Conferenza nazionale di statistica, delineano un quadro di luci e ombre. Per quanto riguarda l’adeguatezza delle dotazioni informatiche a disposizione del personale degli Uffici di statistica, infatti, i dati rilevati mettono in luce che due rispondenti su tre ritengono adeguate le dotazioni informatiche e quattro su cinque considerano adeguata la connessione a Internet. Poco più della metà del campione, inoltre, ritiene adeguata la connessione WiFi, ma è cospicua la componente che, invece, ritiene inadeguata la qualità della connessione WiFi (44,7%). Un gruppo non trascurabile di intervistati, inoltre, ritiene che i quattro tipi di dotazione indicati siano adeguati solo in alcuni casi oppure poco o per nulla. Più in dettaglio, questo giudizio di inadeguatezza riguarda la qualità della connessione Wifi (44,7%), il software (30,7%), l’hardware (31,7%) e la connessione a Internet (19,3%).
Nel merito dei servizi di supporto alla produzione statistica ufficiale, il quesito proposto recitava: “Nell’ultimo anno l’ufficio ha richiesto servizi informatici?”. Al riguardo è emerso che meno di quattro rispondenti su 10 (37,8%) hanno richiesto servizi informatici. La domanda più diffusa è quella relativa allo sviluppo di software (94,1% degli interpellati che hanno richiesto un servizio informatico), seguita dalla richiesta di servizi per la gestione di applicazioni (81,3%) e per il ri-uso di software (73,8%).
Si osserva anche che gli uffici, all’occorrenza col supporto delle rispettive amministrazioni, sono in grado di rispondere efficacemente a fabbisogni di natura amministrativa, come quelli collegati alle gare per l’acquisto di software e hardware. Al contrario, si registra un maggiore ricorso a consulenze esterne per le altre materie e specie per lo sviluppo di applicativi software e per la gestione di quelli in uso.
Il quadro informativo che emerge dall’analisi mostra anche che solo un terzo degli uffici di statistica esaminati utilizza applicativi software e hardware dedicati all’attività statistica. In questi casi i servizi informatici richiesti hanno a che fare principalmente con la manutenzione dei tool in uso, col 71,9% delle richieste riguardanti i software e il 56,8% le dotazioni hardware.
Un ulteriore informazione di interesse riguarda la formazione del personale, attuata soprattutto in concomitanza con l’adozione di soluzioni software e/o hardware per l’ambito statistico. I risultati rivelano che quattro amministrazioni su 10 non propongono formazione in aggiornamento e, quando la propongono, gli interventi si concentrano in due materie: gli istituti connessi con la tutela della riservatezza (31,6%) e la raccolta dati (27,4%).
Per approfondire la conoscenza del fenomeno sottoposto a indagine è stato anche chiesto se l’ufficio, per svolgere le sue attività statistiche, ha adottato applicazioni software rilasciate dall'Istat. Solo un quarto dei soggetti coinvolti nella rilevazione ha risposto di sì (25,7%) mentre la maggioranza non li ha mai usati (52,9%) e un rispondente su cinque non è neppure al corrente della loro disponibilità (21,4%). Gli utilizzatori dei software messi a disposizione dall’Istat, inoltre, dichiarano che questi applicativi sono utili soprattutto in materia di metodi per la raccolta (41,4%), la visualizzazione (28,6%) e la valutazione della qualità dei dati (26,7%). A rafforzare la distanza osservata tra offerta e domanda di software statistici, infine, si registra che circa l’80% dei rispondenti non ha programmato la loro acquisizione per il prossimo triennio.
Lo studio effettuato ha dimostrato l’utilità di rilevare informazioni destinate a rafforzare la capacità di definire scelte empiricamente fondate anche in materie piuttosto complesse, come la domanda di servizi informatici a supporto delle operazioni di natura statistica negli uffici del Sistan. Informazioni di questa natura, soprattutto se raccolte regolarmente, ad esempio con cadenza triennale, potrebbero fornire interessanti spunti di contesto ed essere utili per l’analisi dell’efficacia delle iniziative strategiche in materia di digitalizzazione dell’attività statistica. Inoltre, trattando i rispondenti all’indagine come un vero e proprio panel, si potrebbero mettere i futuri analisti nelle condizioni di verificare quali amministrazioni riusciranno a valorizzare in campo statistico le innovazioni che la digitalizzazione dei processi consentirà di sviluppare.
È questa anche l’occasione per ringraziare quanti hanno contribuito, partecipando alla rilevazione, a condurre a buon fine l’indagine e quanti hanno espresso il loro apprezzamento per il contributo dato alla conoscenza del Sistan e dei suoi fabbisogni nell’ambito della 14° Conferenza nazionale di statistica.
Gianpietro Perri, Nereo Zamaro
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