I lavoratori del settore privato e pubblico

26.11.2021

L'Inps diffonde i dati relativi al 2020

L’Inps pubblica gli aggiornamenti relativi al 2020 della banca dati Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato, esclusi gli operai agricoli e i lavoratori domestici. Nella nota che riepiloga i dati, si legge che i lavoratori dipendenti del settore privato, con almeno una giornata retribuita nell’anno, sono 15.581.083, con una media di 223 giornate retribuite e un compenso medio annuo di 20.658  euro. I lavoratori dipendenti sono diminuiti rispetto al 2019 del 2,6%, soprattutto per gli effetti dell'emergenza legata alla pandemia, che ha determinato la caduta della produzione e dei consumi. In particolare hanno sofferto maggiormente gli apprendisti (-5,1%,) e gli operai (-3,3%). Inoltre, si osserva una consistente diminuzione del numero dei lavoratori con contratto a tempo determinato (-9,8%, pari a 334.130 unità) e dei lavoratori stagionali (-6,4%, pari a 34.391 unità).

Riguardo al tipo di lavoro, prevalgono gli operai (55%), seguiti da impiegati (36,8%), apprendisti (4%), quadri (3,1%) e dirigenti (0,8%). La retribuzione, mediamente più elevata per i maschi (23.859 euro) rispetto alle femmine (16.285 euro), aumenta al crescere dell’età, fino alla classe 55–59 anni. Questi dislivelli sono legati anche al fatto che tra le donne è più diffuso il lavoro part-time (il 50,4% di loro ha avuto almeno un part time nell’anno) e che la retribuzione è minore nel caso di lavoro stagionale o a termine, forme diffuse soprattutto tra le classi di età più giovani.

L'Osservatorio comprende i dati, aggiornati al 2020, sui lavoratori dipendenti in somministrazione e intermittenti.

L’ente previdenziale diffonde anche gli aggiornamenti dell’Osservatorio sui lavoratori pubblici, che offre informazioni sul numero, le tipologie, le retribuzioni dei lavoratori del settore pubblico. Nella nota si legge che nel 2020 i lavoratori pubblici, con almeno una giornata retribuita nell’anno, sono 3.678.999 (+2,5% rispetto al 2019), con una media di 278 giornate retribuite e un compenso medio annuo di 32.222 euro.

Riguardo ai settori di impiego, quello che conta il maggior numero di lavoratori è la scuola, con il 39,2% dei lavoratori, seguito dal servizio sanitario (19,5%), dalle amministrazioni locali (15,6%) e dalle Forze armate, corpi di polizia e vigili del Fuoco (14%).

Anche nell’ambito pubblico, così come accade in quello privato, la retribuzione aumenta al crescere dell’età ed è mediamente più elevata per i maschi (38.196 euro contro 28.258 euro per le femmine); alla base di tali differenze vi è la maggior presenza di lavoro a termine tra i giovani e il maggior ricorso al part time da parte delle donne.

L’ente previdenziale, inoltre, pubblica una nota che riepiloga gli aggiornamenti dell’Osservatorio enti dipendenti pubblici, che offre informazioni di sintesi sul numero di enti che impiegano lavoratori dipendenti pubblici, la loro natura giuridica e le retribuzioni dal 2016 al 2020.

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Lavoro | Inps - Istituto nazionale della previdenza sociale

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