Il lavoro in Veneto: primi segnali positivi

16.09.2021

La Regione pubblica un report sulla ripresa post Covid

L’analisi del mercato del lavoro in Veneto, svolta sulla base dei dati di Veneto Lavoro, Istat e Inps, la Regione Veneto, mostra alcuni segnali incoraggianti per la ripresa post pandemia.

Secondo il report Lavoro: primi segnali positivi, infatti, le assunzioni delle aziende private venete a giugno e luglio del 2021 superano i numeri registrati negli stessi mesi del 2019. Nel secondo trimestre dell’anno si rilevano complessivamente oltre 151mila assunzioni, un dato che corrisponde al 66% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, anche se è ancora inferiore del 12% rispetto allo stesso trimestre del 2019.

Nel 2020 è ripartito il settore dei servizi (+83%), in particolare i servizi turistici (+106%), nonostante un avvio di stagione ritardato rispetto allo standard pre Covid. Anche il settore dell’industria registra buoni segnali (+73%) mentre l’agricoltura fatica a riprendersi dallo shock pandemico (-5%).

L’impatto del Covid sul mondo del lavoro veneto è stato rilevante. Nel 2020, infatti, in gli occupati diminuiscono rispetto al 2019 (-2,4%) mentre i disoccupati e gli inattivi aumentano rispettivamente del +0,2% e del +5,3%. Il segnale più allarmante è dato dalla crescita della componente inattiva, soprattutto fra le donne (+6,3%).

I lavoratori più colpiti dall’impatto della pandemia sono quelli precari. Infatti, gli occupati a tempo determinato diminuiscono su base annua (-11%) mentre quelli a tempo indeterminato registrano una lieve crescita (+0,9%). A pesare sono soprattutto le mancate assunzioni dei lavoratori stagionali nei settori più colpiti dalle restrizioni imposte, in particolare il comparto dei servizi turistici.

Categorie: Veneto | Regione Veneto

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