L’impatto dello smart working a Bologna

20.07.2021

Il Comune pubblica i risultati di una survey effettuata nei mesi di marzo e aprile di quest’anno

Nel 2021 nel comune di Bologna lo smart working è utilizzato in modalità “ibrida” dall’85% delle persone che lavorano a distanza, con una media di circa tre giorni alla settimana in ufficio e due in smart working. In particolare, tra coloro che hanno particolari esigenze nel conciliare l’attività lavorativa con gli impegni familiari e/o personali le donne costituiscono la quota preponderante (63% contro il 37% degli uomini).

Per quanto attiene alla dimensione organizzativa, si osserva che il 51% programma le giornate di smart working con il proprio responsabile e oltre la metà (56%) vorrebbe lavorare da remoto da due a tre giorni a settimana. Con riferimento, inoltre, alla dimensione del territorio, emerge che l’utilizzo del mezzo di trasporto privato negli spostamenti casa-lavoro cresce con l’aumentare della distanza dal centro urbano. Il 70% di chi abita e lavora in zona urbana utilizza l’automobile o la motocicletta contro l’89% di chi lavora in zona urbana ma abita in zona extraurbana o in una frazione.

Lo comunica il  Comune di Bologna in un report che analizza i principali risultati di una  rilevazione condotta presso le aziende del territorio bolognese appartenenti alla Rete SmartBO

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Lavoro | Emilia-Romagna | Bologna | Comune di Bologna

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