Online il secondo numero de La Clessidra
Il report statistico è realizzato congiuntamente da Unioncamere del Veneto e Regione Veneto
Nel primo trimestre 2021 la produzione industriale veneta registra una variazione del +12% su base annua, a fronte della contrazione (-8,6%) subita nel 2020. Il recupero congiunturale riguarda quasi il 53% delle imprese manifatturiere venete mentre il 12% ha dichiarato stazionarietà e il 35% una diminuzione.
La variazione destagionalizzata della produzione è del +3,1% rispetto al quarto trimestre 2020. Crescono, infatti, fatturato (+3,1%), ordinativi interni (+5,6%) ed esteri (+6%), pur con alcune asimmetrie settoriali. Il 36% delle imprese del sistema moda evidenzia una produzione in calo e il 40% una flessione del fatturato. Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, il 27% delle imprese dichiara una produzione stazionaria mentre il 24% ne registra il calo. In flessione soprattutto l’andamento su base annua dell’industria alimentare (- 47% nelle vendite).
Meno critico lo scenario sull’occupazione. Secondo i dati di Veneto Lavoro, infatti, nel primo trimestre del 2021 il saldo tra assunzioni e cessazioni, relativamente al settore privato e ai tre contratti principali, è pari a +29.000 unità, rispetto alle +18.000 registrate nell’analogo periodo del 2020 e alle +44.500 del 2019. L’andamento delle assunzioni risulta in flessione del -17% rispetto all’anno precedente e del -31% rispetto al confronto con il 2019.
Questi sono solo alcuni dati presentati nel secondo numero de La clessidra, un report realizzato da Unioncamere del Veneto e Veneto Lavoro per dare una chiave di lettura integrata sull’andamento dell’economia regionale durante la pandemia .
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