I prezzi al consumo a Catanzaro e Reggio Calabria

I due Comuni diffondono i dati sugli Indici dei prezzi relativi a Marzo 2021

Il Comune di Catanzaro e il Comune di Reggio Calabria aggiornano i risultati della rilevazione mensile sui prezzi al consumo effettuata per conto dell'Istat nel territorio comunale, svolgendo un’analisi sull’andamento territoriale degli indici dei prezzi a livello settoriale.

Nel comunicato diffuso dal Comune di Reggio Calabria si legge che nel mese di marzo 2021 l’indice dei prezzi al consumo è pari a 103,6, con una variazione tendenziale pari a +0,9% e congiunturale pari al +0,3%, in linea con l’andamento nazionale. Le divisioni di spesa con variazioni in aumento sono quelle dei trasporti (+1,9%), altri beni e servizi (+1,7%), servizi ricettivi e di ristorazione (+1,5%), bevande alcoliche e tabacchi (+1,3%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,9%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,7%);  ricreazione, spettacoli e cultura (+0,4%), abbigliamento e calzature (+0,4%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,1%) mentre si rilevano variazioni di segno negativo nel settore Istruzione (-4,2%) e comunicazioni (-1,1%).

Dalla nota pubblicata dal Comune di Catanzaro emerge che a marzo 2021 il valore dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) è pari a 104,1. Il Nic a Catanzaro presenta una variazione tendenziale pari a +1,1% e una variazione congiunturale pari a +0,6%, registrando un trend crescente più elevato rispetto all’andamento nazionale. I capitoli interessati dagli incrementi di prezzo sono quelli dei trasporti (+2,1%), altri beni e servizi (+1,5%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+1,3%), prodotti alimentari e bevande analcoliche e servizi ricettivi e di ristorazione (+1,2%), mobili articoli e servizi per la casa (+0,8%), bevande alcoliche e tabacchi (0,7%), servizi sanitari e spese per la salute (+0, 5%), ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,4%), abbigliamento e calzature (+0,1%); in diminuzione, invece, l’indice per istruzione (-2,8%) e comunicazioni (-1,1%).