Gli incidenti stradali in Lombardia

16.04.2021

Polis pubblica un focus con dati relativi al 2014-2018

Polis Lombardia pubblica un focus sull’incidentalità della rete stradale principale della regione. Il fenomeno studiato riguarda le tratte critiche extraurbane in funzione della lunghezza e dei flussi di traffico. Viene condotta l’analisi e la classificazione degli itinerari impiegando il tasso di incidentalità, vale a dire il rapporto del numero di incidenti rispetto all’estensione e i flussi di traffico degli itinerari.  

A partire dai dati del quinquennio 2014-2018, mediamente ogni anno si registrano 32.768 incidenti, con 453 vittime e 45.203 feriti. Se si distingue la localizzazione si tratta di 6.910 incidenti, 219 decessi e 11.082 feriti in ambito extraurbano; 25.735 incidenti, 230 decessi e 33.960 feriti in ambito urbano. Nel calcolo quindi degli indici emerge che l’indice di mortalità per l’ambito extraurbano circa 3,5 volte superiore a quello urbano (rispettivamente pari a 3,2 e 0,9).

Sulla base dell’indicatore scelto, vale a dire il tasso di incidentalità, che rappresenta il numero di incidenti in rapporto a un milione di chilometri percorsi, la rete extraurbana è classificata in cinque livelli di pericolosità evidenziati attraverso delle mappe territoriali. Vengono quindi individuati venti itinerari più pericolosi, ad esempio la SP92 (Retorbido-Rocca Susella) e la SP40 (Santa Maria della Versa –Volpara) nella provincia di Pavia, la SP41 (dei Crotti) nella provincia di Varese, la SP78 (Tavernola-Parzanica) nella provincia di Bergamo e la SP9 (Gargnano-Valvestino-Magasa) nella provincia di Brescia.

Insieme al focus, sono disponibili tavole e grafici distinti per province.

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Salute e sanità | Lombardia | Polis Lombardia

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