L’attività estrattiva in Puglia

07.04.2021

La Regione Puglia pubblica un focus sui dati del 2018

Nel 2018 in Puglia le imprese autorizzate e in produzione per l’estrazione di minerali da cave sono 122, in diminuzione rispetto al 2017 di 8 unità; in Italia sono 1.724. Nello stesso anno le risorse minerali estratte da cave sono pari a 12,6 milioni di tonnellate (152,4 a livello nazionale), con un calo rispetto al 2017 del 6,8% in controtendenza al dato nazionale (+1,2%). A livello di macro aggregati la Puglia risulta leader nell’estrazione del calcare, travertino, gesso e arenaria con circa 11,6 milioni di tonnellate (-6,6% rispetto al 2017), segue l’argilla con 708.000 tonnellate (+84,4%).

Si registrano, infine, circa 100 mila metri cubi di prelievo di acque minerali naturali (+16,9% rispetto al 2017), con un’intensità di estrazione pari a 5 mc per kmq, la più bassa fra le regioni e inferiore di un ordine di grandezza rispetto al dato italiano (56 mc per kmq). Le estrazioni a terra di gas naturale si attestano su circa 85 milioni di metri cubi, con un’incidenza dell’1,5% rispetto al totale nazionale di estrazioni di   idrocarburi a terra.

Sono questi alcuni dati pubblicati nel focus, basato su dati Istat, realizzato dall'Ufficio statistico della Regione Puglia.

Categorie: Nuove rilevazioni, studi, ricerche | Lavoro | Puglia | Regione Puglia

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