Le imprese femminili e l’innovazione a Varese

09.02.2021

La Cciaa diffonde due comunicati relativi al 2020

La Cciaa di Varese diffonde una nota in cui si legge che nel 2020 le imprese femminili locali sono pari al 20,7% del totale delle imprese attive. Queste realtà produttive si concentrano soprattutto nel settore dei servizi alle persone (66,5% del totale) e nell’abbigliamento (39%). Se si esaminano le nuove iscrizioni di imprese maschili e femminili, emerge quanto l’effetto dell’emergenza Covid-19 sia stato più forte per le donne che per gli uomini. Lo scorso anno, infatti, le iscrizioni di imprese femminili diminuiscono del 21% rispetto ai dodici mesi precedenti (da 987 a 781) mentre le iscrizioni delle imprese maschili calano del 15%.  La differenza è in parte legata al fatto che le donne sono più presenti nei servizi e nei settori maggiormente colpiti dalla crisi sanitaria.

Nella nota sulle imprese locali che adottano soluzioni 4.0 nel terzo trimestre 2020 emerge che un’impresa su tre utilizza nuove tecnologie per migliorare la produzione. Sono soprattutto le imprese con più di 200 addetti ad attuare la trasformazione digitale (41%) mentre tra le piccole aziende solo il 7,8% adottao tali soluzioni. Molta attenzione è riservata sia alla crescita dell’integrazione orizzontale e verticale delle imprese (38%) sia all‘impiego di tecnologie di simulazione (26%) mentre, per l’attivazione dello smart working, l’impiego di tecnologie di sicurezza informatica è adottato dal 19% delle imprese.

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Imprese: struttura e competitività | Lombardia | Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Varese

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