Le tendenze dell’economia di Bergamo

09.02.2021

La Cciaa diffonde una nota relativa agli anni 2011-2020

La Cciaa di Bergamo pubblica una nota che descrive le tendenze dell’economia locale nel decennio 2011-2020, attraverso l’analisi dei dati del Registro delle imprese. Nel periodo in esame le imprese attive calano del 3,8%, passando da 87.074 unità a 83.791 (-3.238 unità). La perdita maggiore si registra nel 2013, con 617 imprese in meno rispetto all’anno precedente.

L’analisi per settore mostra che, nel corso del decennio, l’incidenza delle imprese dei servizi sul totale imprese attive cresce dal 33,7% al 38,1%. La quota di imprese del comparto manifatturiero, invece, cala dal 37,7% al 33,7% mentre rimane stabile quella delle imprese del commercio (22,5%). In leve flessione, da ultimo, la quota di realtà produttive del settore primario, che passa dal 6% al 5,8%.

Nello stesso periodo, cala leggermente la quota di ditte individuali (dal 55,4% al 53,2%) e quella di società di persone (dal 17,8% al 15,5%). Aumentano, invece, le società di capitale (dal 24,7% al 29,1%). Nel 2020, infine, il 45,3% delle imprese attive si colloca nella classe di valore della produzione fino a 250 mila euro mentre nel 2011 questa quota era pari al 41,3%.

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Imprese: struttura e competitività | Lombardia | Bergamo | Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Bergamo

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