Il commercio estero a Treviso e Belluno

22.01.2021

La Cciaa pubblica i dati relativi al 3° trimestre 2020

La contrazione dell’export Veneto, nei primi nove mesi del 2020 è pari al -11%, leggermente inferiore alla media nazionale e in recupero rispetto alla maggiore diminuzione tendenziale accusata nel primo semestre 2020 (-15,2%), con un calo del fatturato estero di -5,3 miliardi di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019.

A Belluno la caduta dell’export è pari al -25,8% (quasi -800 milioni di euro), condizionata dall’occhialeria mentre a Rovigo si registra un +41,4% (oltre +450 milioni di euro), per effetto di una crescita a tre cifre delle vendite di prodotti chimico-farmaceutici. Vicenza e Treviso sono appena al di sotto del dato medio regionale (rispettivamente - 11,7% e -11,6%) mentre Verona si attesta su -7,6%, grazie al settore agroalimentare e chimico-farmaceutico; Padova invece presenta il calo è più sostenuto (-15,6%).

L’analisi trimestrale evidenzia che la flessione export è causata dalla forte contrazione (-28,7%) accusata nel trimestre del lockdown (tra aprile e giugno 2020) mentre il terzo trimestre dell’anno riesce al -1,2%. Più consistente, infine, la contrazione delle importazioni (per effetto soprattutto del calo dei mezzi di trasporto e componentistica e della metallurgia): -17,3% (-6,3 miliardi di euro).

Questi alcuni dati diffusi nel rapporto curato dall’Ufficio studi e statistica della Cciaa Treviso-Belluno. Il report è corredato da una appendice statistica.

 

 

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Commercio estero | Veneto | Treviso | Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Treviso - Belluno

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