L’economia in provincia di Sondrio

La Cciaa rilascia i dati del II trimestre 2020

Nella nota della Cciaa di Sondrio si legge che nel secondo trimestre dell’anno l’industria locale registra flessioni congiunturali importanti nella produzione (-10,3%), negli ordini esteri (-10,2%), nel fatturato totale (-7%) e negli ordini interni (-5,4%). Il settore manifatturiero denuncia una consistente riduzione della produzione (-19,3%), in linea sia con la flessione del fatturato (-19,7%) sia con la contrazione della domanda interna (-18,7%) mentre la domanda estera è positiva: +2,8%. Il commercio presenta una contrazione più contenuta del fatturato, rispetto a quanto registrato da industria e artigianato (-11,5%) mentre gli ordini ai fornitori sono leggermente più negativi (-11,9%). Il focus di approfondimento del secondo trimestre è dedicato al ricorso al credito delle aziende della provincia, a seguito del Covid-19. Per quanto riguarda le forme di finanziamento delle imprese del comparto industriale, diminuisce su base annua la quota di realtà produttive che ricorrono all’autofinanziamento (da 72,4% a 38,7%) e al credito bancario (da 62,1% a 58,1%). Nei prossimi tre anni, inoltre, aumenterà la quota di imprese prevedono di incrementare il ricorso alla finanza agevolata (12,9%), al leasing (12,9%) e ai finanziamenti e incentivi pubblici (9,7%).
Le imprese del comparto artigiano fanno ricorso soprattutto al credito bancario, anche se la quota di realtà produttive che sceglie questa soluzione è in diminuzione (da 67,6% a 48,3%). Al secondo posto l’autofinanziamento, che pure riguarda meno imprese dell’anno scorso (da 54,1% al 35%). Aumentano le quote del ricorso ai finanziamenti e incentivi pubblici (16,7%), al credito commerciale (15%) e al leasing (13,3%), che nel 2019 toccavano solo il 5%. Anche il commercio riduce il ricorso all’autofinanziamento rispetto allo scorso anno (da 59,7% a 38,7%), prevedendo nei prossimi tre anni di accedere al credito bancario in oltre un caso su tre (38,7%).
Infine, aumenta la quota di imprese del settore dei servizi che ricorrono a finanziamenti e incentivi pubblici e fiscali (da 5,1% a 16,7%), al credito commerciale (da 2,6% a 8,3%) e al factoring (da 0 a 4,2%).