Cittadini stranieri e mercato del lavoro in Emilia-Romagna

05.11.2020

La Regione aggiorna i dati al 2019

Nel 2019 in Emilia-Romagna gli occupati di cittadinanza straniera sono in tutto 259 mila e rappresentano il 12,8% degli occupati della regione. Quasi due terzi degli occupati stranieri (63,7%) sono giovani con meno di 45 anni a fronte del 44,7% degli italiani. Il tasso di occupazione (63,4%) è inferiore di otto punti percentuali rispetto a quello degli italiani (71,6%). Questo divario raggiunge i tredici punti percentuali per la componente femminile (53,3% contro 66,2%) mentre per quella maschile il tasso (76,1%) è sostanzialmente analogo a quello degli italiani (76,8%). Tra gli stranieri le donne presentano un livello d’istruzione più elevato di quello degli uomini. Il 20,9% di esse, in particolare, ha un diploma di laurea rispetto al 14,3% dei maschi. Anche i dati per settore economico fanno emergere un forte squilibrio di genere. Nelle “altre attività dei servizi”, per esempio, lavorano il 75,9% delle donne contro il 33% degli uomini.

Si nota, inoltre, che il tasso di disoccupazione degli stranieri è quasi tre volte superiore a quello degli italiani (12,7% contro 4,4%). Questa disparità è osservabile per entrambi i generi, anche se il tasso femminile (14,6%) è sensibilmente più elevato di quello maschile (10,8%). Nel 2019, infine, si registrano 326 mila comunicazioni di assunzione di lavoratori stranieri, di cui il 42% riferibili a donne e il 63,7% a contratti di lavoro dipendente a tempo determinato.

Lo comunica l’Ufficio di statistica della Regione Emilia-Romagna in un report basato su elaborazioni di dati Istat e il Sistema informativo del lavoro della Regione Emilia-Romagna (Silrer).

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