Le esportazioni in Emilia-Romagna

17.09.2020

L’Unioncamere regionale aggiorna i dati al II trimestre del 2020

Nel secondo trimestre di quest'anno le esportazioni dell’Emilia-Romagna, pari a 12.709 milioni di euro, fanno registrare una brusca inversione tendenziale (-25,3%) per gli effetti della pandemia da Covid-19.  La regione, tuttavia, si conferma al secondo posto per quota dell’export nazionale (14,3%), preceduta dalla Lombardia con il 27%. A livello settoriale, il più importante contributo negativo all’export deriva dai macchinari e apparecchiature meccaniche (-26,7%) mentre l’agricoltura è l’unica a mostrare una variazione positiva (+0,6%). Emerge, in particolare, che gli unici prodotti a trarre un netto vantaggio dalla pandemia  sono quelli farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+34,2%). In tutte le aree di destinazione, inoltre, il calo delle vendite si aggira intorno a un quarto, leggermente minore sui mercati dell’Oceania e europei (circa -24%), più ampia su quelli asiatici (-26,9%), americani (-27,9%) e dell’Africa (-31,1%).

Lo comunica l’Unioncamere Emilia-Romagna in un report basato su elaborazioni di dati Istat

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