La produzione industriale a Treviso e Belluno

La Cciaa pubblica un report riferito ai dati dell'Unioncamere regionale del II semestre 2020

La variazione congiunturale della produzione in provincia di Treviso diminuisce, tra aprile e giugno 2020, del -17,9% e la variazione tendenziale è di -22,2%. Peggiori i risultati per la provincia di Belluno, in sofferenza per l’occhialeria, la flessione sia della produzione congiunturale (-24,8%) sia del trend annuo (-33,6%). Analoghi valori negativi a due cifre si registrano per fatturato (variazione annua -24% per Treviso e -33,8% per Belluno), ordinativi interni (variazione annua di -24,3% per Treviso e -34,4% per Belluno) ed esteri (-20,3% per Treviso e -33,9% per Belluno). Una minore flessione si registrata per il fatturato estero: -18,2% a Treviso, -29% a Belluno, sempre rispetto allo stesso trimestre del 2019.

La maggioranza degli imprenditori manifatturieri trevigiani e bellunesi confida, però, in un recupero nel terzo trimestre del 2020. Due indicatori di contesto supportano queste aspettative. Da un lato, i consumi elettrici riferiti al nord Italia a luglio registrano un -8% rispetto allo stesso mese del 2019, quando la flessione era del 20% ad aprile (sempre rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). Altro segnale positivo di contesto è l’indicatore-anticipatore IHS Markit PMI per il manifatturiero italiano. A luglio l’indice raggiunge quota 51,9, con un miglioramento complessivo dello stato di salute del comparto (un valore inferiore a quota 50 significa peggioramento), dopo il 47,5 di giugno. Si tratta di un valore non raggiunto dal manifatturiero italiano da giugno 2018.

Lo comunica la Cciaa di Treviso e Belluno in un report sulla Congiuntura dell’industria manifatturiera al II trimestre 2020 basato sui dati di Unioncamere Veneto.