Le esportazioni del Piemonte

L’Unioncamere regionale diffonde i dati relativi al I trimestre del 2020

Nel periodo gennaio-marzo di quest’anno il valore delle esportazioni piemontesi raggiunge 10,8 miliardi di euro, registrando una contrazione tendenziale (-5,8%) più marcata rispetto al corrispondente dato nazionale (-1,9%). Nonostante la performance negativa, il Piemonte si conferma come quarta regione esportatrice, con una quota del 9,6% sul totale delle esportazioni italiane.

Quasi tutti i maggiori comparti registrano delle  flessioni, in particolare nel settore  dei metalli (-14,7%), delll’Automotive (-12,7%), della meccanica (-10,6%) e del tessile (-7,6%). L’industria della gomma e della plastica, unitamente alla chimica, riportano, invece, dei cali meno marcati (rispettivamente del -4,5% e del -0,7%). Il settore dell’industria alimentare e delle bevande, con  una crescita nelle vendite all’estero dell’11,3%, è l’unico in controtendenza. A livello territoriale tutte le province evidenziano dinamiche negative. Alessandria (-19,6%), penalizzata dalla performance del settore orafo e Biella (-9,4%) sono le più colpite mentre Verbania (-0,4%)  mostra una certa stabilità.  

Le esportazioni verso i mercati comunitari diminuiscono, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-4%), specialmente quelle verso la Spagna (-10,2%), la Germania (-8,2%) e la Francia (-4%).

Le vendite verso i Paesi extra comunitari mostrano un calo tendenziale dell’8% trainato soprattutto dell’export verso il mercato svizzero (-26,5%), cinese (-19,7%), americano (-13,7%) e britannico (-11,7%). In crescita invece risulta l’export verso la Turchia (+14%), la Corea del Sud (+8,9%) e la Russia (+7,1%).

Questi sono alcuni dati che Unioncamere Piemonte diffonde in una nota sulle esportazioni regionali, basata sull’elaborazione di dati Istat.