Gli effetti economici del Coronavirus nell'area metropolitana di Firenze
La Cciaa pubblica un report sulle conseguenze dell'emergenza sanitaria
Nel Flash Report pubblicato a cura della Camera di commercio di Firenze vengono stimate le ricadute sull’economia fiorentina dell’emergenza legata all’attuale crisi sanitaria.
Le stime presentate nel report sono basate sull’unico caso similare, l’epidemia del 2003 di Sars (cui si sovrappose quella aviaria), mediante modelli econometrici. A differenziare i due casi pesa l’attuale contributo della Cina al Pil mondiale, che nel 2003 era del 7,5%, mentre oggi sfiora il 20%. Inoltre, il fenomeno coronavirus si innesta in un periodo già caratterizzato da stime di rallentamento della crescita cinese.
Nell’area fiorentina operano 5.400 imprese cinesi, le quali generano circa il 4,5% del Pil provinciale. Un mutamento nelle abitudini di comportamento dei consumatori, e un conseguente rallentamento dei livelli produttivi di queste aziende, causerebbero un significativo rallentamento di tutta l’economia metropolitana.
Nel report, inoltre, sono ipotizzati tre possibili scenari di sviluppo della malattia, con le relative conseguenze. L’ipotesi più cauta immagina un rallentamento complessivo del Pil pari allo 0,1%, massimo 0,2%; la seconda ipotesi prevede una decelerazione del Pil provinciale dal +0,6% fino al +0,2% circa; la terza ipotesi disegna uno scenario di diffusione più ampia della malattia. Si tratterebbe di una situazione di particolare criticità che porterebbe ad un rallentamento del Pil mondiale e a una ipotetica flessione di quello provinciale dello 0,5% (si tratta di tendenza e non di valore assoluto).
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