I lavoratori pubblici e del settore privato

31.01.2020

L'Inps diffonde i dati relativi al 2018

L’Inps pubblica gli aggiornamenti relativi al 2018 della banca dati Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato, esclusi gli operai agricoli e i lavoratori domestici. Nella nota che riepiloga i dati, si legge che i lavoratori dipendenti del settore privato, con almeno una giornata retribuita nell’anno, sono 15.713.289, in aumento rispetto al 2017 (+2,6%), con una media di 243 giornate retribuite e un compenso medio annuo di 21.530 euro. Si osserva una crescita, rispetto al 2017, degli apprendisti (+15,1%), da attribuire anche alle agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato introdotte nel 2016.

Riguardo al tipo di lavoro, prevalgono gli operai (55,6%), seguiti da impiegati (36,6%), apprendisti (3,8%), quadri (3%) e dirigenti (0,8%). La retribuzione, mediamente più elevata per i maschi (24.759  euro) rispetto alle femmine (17.156 euro), aumenta al crescere dell’età, fino alla classe 55–59 anni. Questi dislivelli sono legati anche al fatto che tra le donne è più diffuso il lavoro part-time (circa il 50% di loro ha avuto almeno un part time nell’anno) e che la retribuzione è minore nel caso di lavoro stagionale o a termine, forme diffuse soprattutto tra le classi di età più giovani.

L'Osservatorio comprende i dati, aggiornati al 2018, sui lavoratori in somministrazione e intermittenti.

L’ente previdenziale diffonde anche gli aggiornamenti dell’Osservatorio sui lavoratori pubblici, che offre informazioni sul numero, le tipologie, le retribuzioni dei lavoratori del settore pubblico. Nella nota si legge che nel 2018 i lavoratori pubblici, con almeno una giornata retribuita nell’anno, sono 3.583.175 (+0,6% rispetto al 2017), con una media di 287 giornate retribuite e un compenso medio annuo di 32.968 euro, in crescita del 3,1%, dato attribuibile all’effetto del rinnovo dei contratti.

Riguardo ai settori, quello che conta il maggior numero di lavoratori è la scuola, con il 36,9% dei lavoratori, seguito dal servizio sanitario (19,1%), dalle amministrazioni locali (16,8%) e dalle Forze armate, corpi di polizia e vigili del Fuoco (14,5%). Anche nell’ambito pubblico la retribuzione aumenta al crescere dell’età ed è mediamente più elevata per i maschi (38.400 euro contro 29.120 euro per le femmine); alla base di tali differenze vi è la maggior presenza di lavoro a termine tra i giovani e il maggior ricorso al part time da parte delle donne.

 

 

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Lavoro | Inps - Istituto nazionale della previdenza sociale

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