Esclusione e divario sociale tra Mezzogiorno e Nord

19.12.2018

La Regione Puglia pubblica un focus relativo al periodo 2011-2017

Nel 2016 il coefficiente di variazione rispetto al Nord delle persone a rischio di povertà o esclusione sociale del Mezzogiorno è del +27,7% (+29,6% nel 2011). In particolare, negli ultimi anni in Puglia si registra un andamento oscillante: +31,2% nel 2012 e +30,6% nel 2015; +22,5% nel 2014 e +23,2% nel 2016. Inoltre, dopo un rallentamento nel 2014 (+12,8), dal 2015 si registra una ripresa (+14,4) della crescita della differenza percentuale di persone in condizione di grave deprivazione materiale tra il Mezzogiorno e il Nord, arrivando al +14,6% del 2016. La Puglia, invece dal +21% del 2015 passa al +13,2% nel 2016.

Infine, la percentuale di giovani meridionali che abbandonano prematuramente i percorsi di istruzione e formazione professionale, mostra un divario rispetto al Nord del 7,2%, (5,2% nel 2011). Nello stesso anno, la percentuale di esclusi dal sistema formativo è maggiore in Sardegna (+10% rispetto al Nord) e minore in Molise (+0,7%), in Puglia aumenta del 7,4% (3,6 nel 2011).

Sono questi alcuni tra i dati pubblicati nel focus realizzato dall'Ufficio statistico della Regione Puglia, basato sull’elaborazione di dati Istat.

Categorie: Nuove rilevazioni, studi, ricerche | Condizioni economiche delle famiglie | Puglia | Regione Puglia

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