Nuovi sviluppi nella misurazione del Benessere equo e sostenibile

28.08.2017
Alessandra Tinto

L’Istat organizza un seminario che mette a confronto la Cuis e i componenti del Tavolo tematico “Benessere e sostenibilità” sui possibili aggiornamenti del progetto Bes

Discutere alcune proposte di aggiornamento del progetto Bes in vista della realizzazione del Rapporto 2017. È questo l’obiettivo del seminario che ha recentemente messo a confronto la Commissione degli utenti dell’informazione statistica (Cuis) con i produttori e gli utilizzatori partecipanti al nuovo Tavolo tematico su “Benessere e sostenibilità”, istituito con l’aggiornamento 2018-2019 del Psn 2017-2019.

Un’importante novità che ha coinvolto il progetto Bes è la riforma della Legge di Bilancio (agosto 2016), che inserisce per la prima volta alcuni degli indicatori di benessere equo e sostenibile nel ciclo della programmazione economica, come parametri per la valutazione delle politiche pubbliche. La legge ha previsto l’istituzione di un Comitato per gli indicatori di benessere equo e sostenibile, con il compito di selezionare e definire un sottoinsieme di indicatori Bes che saranno oggetto di un apposito allegato al Documento di programmazione economica e finanziaria (Def).

I lavori del Comitato hanno costituito un ulteriore stimolo alla revisione del Bes  sottolineando la necessità di migliorare la tempestività di aggiornamento degli indicatori, obiettivo che già era stato perseguito con successo per alcuni domini nel Rapporto Bes 2016. Più in generale il lavoro di revisione del progetto Bes ha portato a un’ampia rivisitazione di alcuni domini oltre che alla sostituzione o alla ridefinizione di alcuni indicatori.

Durante il seminario sono state discusse le proposte di approfondimento e miglioramento per 4 domini del Bes: Paesaggio e patrimonio culturale, Ambiente, Ricerca e innovazione, Qualità dei servizi. Per i restanti domini, considerati più “stabili”, sono stati proposti solo aggiustamenti minori.

Si è osservato che il dominio Ricerca e innovazione è l’unico basato su statistiche delle imprese e che, pertanto, le indicazioni che ne emergono sono riconducibili solo indirettamente ad  uno schema di misurazione del benessere. Si è discusso perciò della possibilità di ricollocare gli indicatori più rilevanti nei domini Benessere economico e Lavoro e conciliazione dei tempi di vita.

Per il dominio Paesaggio e patrimonio culturale la proposta di revisione presentata alla Cuis prevede uno schema di analisi “a due velocità”, con una periodicità più lunga per gli indicatori strutturali, che descrivono macro tendenze o fattori di contesto e saranno commentati solo in presenza di aggiornamenti, e un rafforzamento della descrizione delle tendenze di breve periodo con nuovi indicatori, basati su fonti annuali o biennali. Tra questi l’impatto di attività estrattive e incendi boschivi, la valorizzazione del paesaggio rurale e la fruizione del patrimonio culturale.

Per il dominio Ambiente è stata presentata la proposta di utilizzare lo schema concettuale DPSIR (Driving forces, Pressures, State, Impacts, Responses) come riferimento per la presentazione dei risultati. Inoltre sono state esposte alcune proposte di miglioramento (indicatore sulla qualità dell’aria) e di ampliamento del set informativo con nuovi indicatori su inquinamento acustico ed efficienza dei servizi idrici.

Nel caso del dominio Qualità dei servizi la proposta di revisione presentata ha l’obiettivo di definire in modo più preciso la struttura concettuale di riferimento rafforzando la componente soggettiva, utile per misurare la soddisfazione per i servizi da parte degli utenti. Il nuovo schema prevede due macro aree: dotazione e accessibilità, efficacia e soddisfazione. Inoltre si è proposto di focalizzare l’attenzione su tre tipologie di servizi: servizi sociali, infrastrutture e servizi per la mobilità. Di conseguenza sono stati inseriti nuovi indicatori, tra cui uno riferito alla copertura della banda larga, un indicatore sulla soddisfazione per i servizi delle ASL e un indicatore sulla soddisfazione per il trasporto pubblico locale.

Il confronto è stato particolarmente proficuo e le riflessioni emerse nel corso del dibattito saranno valutate e approfondite per poi essere recepite nella prossima edizione del Rapporto Bes, prevista in dicembre.

Alessandra Tinto

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Categorie: Istat - Istituto nazionale di statistica

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