Stato e prospettive di sviluppo delle statistiche sul turismo
Cisis e Regione Campania organizzano un seminario per fare il punto sui sistemi regionali di raccolta dei dati sul turismo e sui loro possibili miglioramenti futuri
Promuovere il dibattito in materia di statistiche sul turismo, con particolare riferimento alle buone pratiche esistenti e agli scenari di evoluzione dei sistemi regionali di raccolta dei dati. È questo l’obiettivo del seminario L’informazione statistica sul turismo: sistemi regionali di raccolta dati e prospettive di sviluppo, organizzato recentemente da Cisis e Regione Campania
L’evento, che ha messo a confronto rappresentanti degli Uffici di statistica regionali, dell’Istat, del Mibact e della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha permesso di fare il punto sulle caratteristiche della domanda e dell’offerta di statistiche sul turismo. Il seminario, inoltre, ha consentito di delineare alcuni orientamenti strategici volti a migliorare la qualità di questi dati, e in particolare la loro comparabilità, integrazione, tempestività e dettaglio territoriale.
Partendo dall’analisi dello scenario attuale, il seminario ha ribadito la centralità degli Uffici di Statistica regionali, nodi strategici del Sistan incaricati di rispondere ai fabbisogni informativi locali. L’attuale disomogeneità tecnologica ed organizzativa fra i sistemi regionali di raccolta dati sul turismo pone tuttavia delle sfide rilevanti in merito alla qualità dei dati, anche in considerazione delle sollecitazioni verso l’armonizzazione dei sistemi informativi sul turismo legate all’istituzione di un framework comune in ambito comunitario. Appare dunque opportuno individuare misure idonee a garantire comparabilità e tempestività dei dati, assicurando un maggiore livello di dettaglio territoriale e una migliore integrazione con i dati provenienti da altre fonti.
I rilevanti investimenti di alcune Regioni hanno permesso di sviluppare sistemi informativi sul turismo che hanno migliorato sensibilmente la qualità e la copertura dei dati. Sono state pertanto presentate durante il seminario le esperienze delle amministrazioni del Veneto, Sardegna, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trento, Puglia, Lazio e Lombardia. I sistemi informativi di queste Regioni offrono interessanti esempi delle soluzioni adottate dagli organi intermedi per migliorare la produzione dei dati, anche nella prospettiva di una loro possibile replicabilità in altri contesti. Pur nella propria specificità, la maggior parte di questi sistemi informativi condivide alcuni rilevanti punti di forza. Tra questi, l’alimentazione diretta dai dati di check-in/check-out delle strutture ricettive, che fornisce informazioni sul movimento turistico in tempo reale; la fornitura di set di informazioni utili agli operatori del settore a fini gestionali, che ha aumentato l’informatizzazione delle strutture ricettive, incentivato la loro collaborazione e contribuito ad aumentare i tassi di copertura mediante un approccio non sanzionatorio; la generazione automatica del cosiddetto file di “pubblica sicurezza”; la raccolta di altri dati statistici oltre a quelli obbligatori, che ha permesso di migliorare la profilazione dell’utenza turistica; l’integrazione dei dati sul turismo con quelli relativi alle visite dei siti culturali regionali; l’attivazione di sinergie strategiche tra i soggetti della statistica ufficiale e le associazioni di categoria del settore.
Sul fronte della domanda, come emerso durante la sessione del seminario dedicata ai fabbisogni informativi degli utenti, permane l’esigenza di superare l’attuale parzialità del campo di osservazione e ampliare la gamma di informazioni sui viaggiatori e sulle loro modalità di spostamento. Al tempo stesso, se da un lato è importante discutere della convergenza fra i sistemi regionali di raccolta al fine di aumentare la qualità e la comparabilità dei dati, è tuttavia opportuno ribadire che essi vanno diffusi tempestivamente perché possano produrre informazione per le amministrazioni e gli stakeholder.
A partire da questo scenario, reso più problematico dalle difficoltà legate all’applicazione della Legge Del Rio e al riordino delle funzioni statistica e turistica a livello locale, la tavola rotonda conclusiva ha discusso le possibili direttrici di sviluppo per il miglioramento dell’informazione statistica sul turismo. In primo luogo occorre avviare un miglioramento del sistema vigente, impostando contemporaneamente una nuova architettura che consenta di rispondere efficacemente alle sfide delineate in precedenza. In questo percorso di cambiamento è importante salvaguardare il ruolo dell’Ufficio di statistica regionale, definendo chiaramente i suoi rapporti con le strutture competenti in materia di turismo nell’ambito delle varie amministrazioni. Altrettanto rilevante è dare rinnovato impulso alla cooperazione fra le amministrazioni, consolidare i rapporti fra l’Istat, il Cisis e le Regioni e definire con maggiore chiarezza i ruoli degli attori coinvolti. Tale collaborazione non dovrebbe limitarsi al versante strettamente tecnico della raccolta dati ma configurarsi come una più vasta intesa istituzionale, volta ad affrontare aspetti strategici come quello delle risorse disponibili e ad affermare una serie di principi: per citarne alcuni, la condivisione delle tecniche di rilevazione e delle metodologie di validazione, l’accesso da parte degli Organi Intermedi alle funzionalità avanzate dei sistemi di gestione delle rilevazioni, la disponibilità dei dati provvisori.
Questa logica di cooperazione, più estesa e complessiva, è stata indicata al termine dei lavori come un’opportunità per valorizzare le esperienze esistenti e migliorare l'informazione statistica su un settore strategico per l’intero sistema Paese.
Riccardo Celi
Responsabile Area statistica Cisis
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