L'occupazione in Emilia-Romagna
Unioncamere pubblica i dati regionali relativi al 2016
Nel 2016 in Emilia-Romagna si prevede un incremento complessivo del 5% dei contratti di lavoro rispetto all’anno precedente, un dato inferiore a quello del Nord-Est (+6%) ma leggermente superiore a quello medio nazionale (+5,5%). In particolare, si stima un aumento della quota dei contratti a termine (dal 51% al 54%) contro una diminuzione del peso delle assunzioni stabili (dal 28% al 25%); rimarrebbe stabile, invece, la quota dei contratti atipici (21%).
Le imprese reggiane, inoltre, prevedono di assumere 72.420 lavoratori dipendenti, con un incremento del 5%. Di questi, il 27% sono altamente qualificati e il 12% laureati. Le professioni più richieste attengono alle attività ricettive e della ristorazione, seguono le figure non qualificate nel commercio e nei servizi.
Questi sono alcuni dei dati del Sistema informativo Excelsior, pubblicati da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del lavoro e l’Unione Europea, nei bollettini annuali dedicati all’Emilia-Romagna e alle province emiliano-romagnole.
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