Il fabbisogno occupazionale a Biella e Vercelli

17.11.2016

Le Cciaa di Biella e Vercelli comunicano i dati della rilevazione Excelsior 2016

Secondo l’Indagine Excelsior realizzata da Unioncamere, nel corso del 2016 le imprese delle due province piemontesi prevedono un totale di 5 mila nuove assunzioni, di cui il 48% in provincia di Biella e il 52% in provincia di Vercelli. Il saldo stimato tra le nuove assunzioni e le uscite è positivo (+410 unità per Biella, + 140 unità per Vercelli), così come mostra una crescita il trend del “tasso di assunzione” nel triennio 2014-2016. Si passa, infatti, da +4% a +6,4%, per Biella, e da +4,6% a +8,1%, per Vercelli. Per entrambe le province i tassi del 2016 sono superiori al dato regionale (+5,7%) e, nel caso vercellese, anche al dato nazionale (+6,7%).

Dei nuovi ingressi nel mondo del lavoro biellese, il 40% è regolarizzato con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato, il 38% con contratti a termine, il 22% con contratti “atipici”; valori percentuali che nella provincia di Vercelli sono, rispettivamente, 26%, 52% e 23%. Per quanto riguarda i profili professionali, a Biella emerge una maggiore richiesta di figure qualificate rispetto a Vercelli, ma comunque, in entrambi i territori sono i profili intermedi del settore impiegatizio e gli addetti qualificati del commercio e servizi a costituire quasi la metà delle assunzioni programmate.

Le informazioni sono diffuse dalla Camera di commercio di Biella e di Vercelli in un comunicato sui fabbisogni occupazionali previsti per il 2016.

Categorie: Lavoro | Piemonte | Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Biella | Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Biella e Vercelli

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