Un punto di svolta dell’attività della Commissione degli utenti dell’informazione statistica

27.05.2015
Vincenzo Lo Moro

L’ultima consultazione della Cuis si è svolta con un innovativo metodo di lavoro e ha prodotto un set di indicazioni di cui si terrà conto per la predisposizione del Psn 2017-2019

Si è recentemente conclusa un’ampia consultazione della Commissione degli utenti dell’informazione statistica (Cuis) avviata con l’assemblea plenaria del 3 febbraio 2015. La consultazione, in coerenza con il progetto di modernizzazione dell’Istituto, è stata caratterizzata dal metodo di lavoro basato sulla discussione in tavoli tematici dedicati rispettivamente a persone, imprese, istituzioni, attività e luoghi.

Si è partiti da un’affermazione contenuta nello Statuto dei Circoli di qualità “I CdQ (…) analizzano la domanda di informazione statistica … in particolare sulla base delle indicazioni fornite dalla Cuis, con la quale dovrà essere curata una costante interlocuzione” e ci si è chiesti come si sarebbe potuto dare attuazione concreta a tale previsione. Ne è discesa l’organizzazione della riunione in cinque tavoli tematici avviati durante l’assemblea plenaria della Cuis e proseguiti nella Sistan Community per i successivi tre mesi.

I tavoli restituiscono ai Circoli di qualità un quadro dettagliato delle esigenze degli utenti. Si tratta di un insieme di indicazioni di cui i rappresentanti dei Circoli dovranno tener conto per la progettazione del Psn 2017-2019, ma anche per eventuali adattamenti della produzione statistica da attuare già nel prossimo futuro, ove possibile.

Il risultato di questi mesi di lavoro è confluito in un rapporto intitolato Le indicazioni della Cuis per i Circoli di qualità. Si tratta di un documento organizzato in sezioni distinte, ciascuna delle quali è dedicata a uno specifico Circolo. Gli utenti hanno confermato/perfezionato le richieste avanzate nei tavoli attraverso strumenti di condivisione; l’Istat ha predisposto le risposte, che in diversi casi rimandano a una più ampia riflessione all’interno dei Circoli stessi.

Il materiale raccolto si presta tuttavia a un’altra chiave di lettura. Riclassificando richieste e risposte dell’Istat si giunge a individuare:

- esigenze cui la statistica ufficiale ha già dato risposta, ma la cui disponibilità non è percepita dall’utente o non è particolarmente agevole;

- esigenze su cui il Sistema statistico nazionale sta già lavorando e si ripromette di rispondere in tempi brevi;

- esigenze su cui, per vari motivi, non è possibile impegnarsi nelle condizioni attuali ma che comunque sono da approfondire.

Da questa classificazione derivano alcuni strumenti su cui far leva accanto a quelli più scontati del miglioramento continuo della produzione: azioni di formazione e comunicazione per agevolare la conoscenza dell’enorme patrimonio informativo della statistica ufficiale; misure di pianificazione trasparente per rendere espliciti i piani di lavoro e i risultati innovativi che stanno maturando; graduale allentamento di vincoli di varia natura (finanziari, privacy, collaborazioni ecc.), che ostacolano spesso l’ampliamento della produzione; rafforzamento della visione sistemica, con particolare riferimento al Sistan ma valorizzando anche altre fonti ancora inesplorate.

Alla luce delle considerazioni precedenti, il ruolo della Cuis si rivela importante per le indicazioni che può fornire sia sul versante strategico che su quello operativo, ma anche sulle componenti “soft” dell’offerta (formazione, alfabetizzazione, comunicazione, programmazione, visione complessiva). Per questo nel corso del 2015 l’Istat intende consultare questo organismo anche su altre due questioni di rilievo internazionale: cosa pensano i rappresentanti degli utenti del nuovo sistema dei conti europei (ESA 2010) e quali suggerimenti forniscono per gli indicatori di monitoraggio degli Obiettivi di sviluppo sostenibile che l’Onu sta predisponendo per il periodo 2015-2030.

Infine, per continuare a qualificare il ruolo della Commissione, dopo l’estate saranno riviste la sua composizione, le sue modalità di funzionamento e gli strumenti di interazione, così da rafforzare ulteriormente l’efficacia della sua azione.

Vincenzo Lo Moro

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Categorie: Istat - Istituto nazionale di statistica

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