L'artigianato manifatturiero e il commercio estero in provincia di Pisa
La Cciaa pubblica i dati del I semestre 2014 per il manufatturiero e del III trimestre per il commercio estero
La Cciaa di Pisa segnala in una nota che nel primo semestre del 2014 il fatturato delle imprese manifatturiere artigiane della provincia cala dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2013, una flessione più marcata di quella rilevata a livello regionale (-5,8%). L’andamento del fatturato per macrosettori mostra una riduzione più sensibile per le “altre manifatture” (che comprendono il legno-mobili e altre produzioni tradizionali) e per il sistema moda (rispettivamente -9,1% e -8,5%) e leggermente più contenuto per la metalmeccanica (-5,5%). Il fatturato delle imprese manifatturiere artigiane pisane è garantito soprattutto dal mercato interno della provincia (66,5%). La crisi del sistema si riflette anche sull’occupazione del comparto, con un incremento del part-time (+1,9%) e una contrazione dell’occupazione dipendente (-3,5%).
Disponibile anche l'ultimo report con l’analisi trimestrale del commercio estero della provincia. La contrazione delle esportazioni pisane trova i suoi fondamenti nella generale flessione della domanda internazionale, nel rallentamento dell’economia della Germania e anche nella caduta del valore del Rublo. Le esportazioni, nel terzo trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013, diminuiscono del 4,5% mentre continuano a crescere in Toscana (+4,9%) e in Italia (+2,2%).
Le importazioni nella provincia aumentano del 9,7% mentre in Toscana e in Italia diminuiscono rispettivamente del 14,4% e del 1,7%. L’aumento delle importazioni pisane è maggiore in due settori: il comparto del cuoio conciato e lavorato, pelletteria e selleria e quello dei motocicli, motoveicoli, loro motori e accessori. Il primo cresce del 12,7%, il secondo del 56,3%.
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