L'economia della Puglia
Pubblicato dalla Banca d’Italia l’aggiornamento congiunturale di novembre 2014
Secondo il rapporto Economie regionali - L’economia della Puglia della Banca d’Italia nei primi mesi del 2014 in Puglia si è attenuata la fase recessiva, anche se l'attività industriale rimane debole, con un fatturato ulteriormente ridotto per il calo della domanda interna. Anche le vendite all'estero, pur se complessivamente in crescita, sono rallentate nel corso del periodo. Le imprese riducono la spesa per investimenti e ridimensionano i piani per il 2015, nonostante le previsioni positive sull'evoluzione degli ordini e della produzione per i prossimi mesi.
Il mercato del lavoro risente ancora della debole congiuntura e il numero degli occupati continua a diminuire. Dalla fine del 2012 il tasso di disoccupazione in regione è progressivamente cresciuto, raggiungendo il 21%, oltre otto punti percentuali in più rispetto alla media nazionale.
I prestiti sono diminuiti a ritmi meno intensi sia rispetto alla media nazionale sia a quella specifica del Mezzogiorno. La flessione ha riguardato le famiglie e le imprese: per queste ultime è stata più intensa per quelle di minore dimensione e non ha coinvolto il comparto energetico. Il minor calo del credito alle società è correlato con la stabilizzazione della domanda e con le condizioni di offerta rimaste sostanzialmente sui livelli dell'anno scorso. La domanda delle aziende è ancora indirizzata al finanziamento del capitale circolante e alla ristrutturazione del debito. Anche i prestiti alle famiglie si sono ridotti ma a ritmi inferiori rispetto a quelli delle imprese.
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