Stima della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino

24.07.2014

Il Servizio statistica della Provincia autonoma di Trento presenta la stima della dinamica del valore aggiunto, del Pil, del consumi finali interni, degli investimenti e dell’interscambio commerciale del Trentino nel 2013

Il Servizio statistica della Provincia autonoma di Trento presenta il report Stima anticipata della dinamica dei principali aggregati economici per il Trentino. Anno 2013, La nota, che presenta informazioni elaborate in anticipo rispetto a quelle diffuse dall’Istat, offre un’analisi territoriale preliminare delle serie ufficiali di contabilità regionale. Gli aggregati presi in considerazione sono: il valore aggiunto, il Prodotto interno lordo (Pil), i consumi finali interni, gli investimenti e l’interscambio commerciale.

Secondo la pubblicazione, nella maggior parte del 2013 è proseguita la fase recessiva dell’economia italiana, contraddistinta da una nuova caduta in volume del Pil, pari all’1,9%, che riporta il livello dell’attività economica al di sotto di quello del 2000. In tale contesto, il Trentino fa segnare una flessione del Pil dell’1,3%, leggermente minore di quella registrata nella ripartizione del Nord-Est (-1,5%). La diminuzione del Pil locale è l’effetto di dinamiche ancora negative dei consumi interni, conseguente alla riduzione del reddito disponibile delle famiglie, della domanda di beni e servizi proveniente dalle altre regioni e degli investimenti.

Sul fronte della domanda pubblica, l’adozione di politiche di risanamento dei conti pubblici ha comportato anche in Trentino la necessità di impostare politiche finanziarie improntate alla prudenza. Il commercio internazionale conferma il contributo positivo alla crescita economica, pur ridimensionandone il proprio apporto, mentre la domanda di beni e servizi proveniente dalle altre regioni d’Italia risulta ancora in contrazione.

Sul fronte della domanda pubblica, l’adozione di politiche di risanamento dei conti pubblici ha comportato anche in Trentino la necessità di impostare politiche finanziarie improntate alla prudenza. Il commercio internazionale conferma il contributo positivo alla crescita economica, pur ridimensionandone il proprio apporto, mentre la domanda di beni e servizi proveniente dalle altre regioni d’Italia risulta ancora in contrazione.

Categorie: Trento

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