Una nuova stagione per la statistica nei Comuni, nelle Province e nelle Città metropolitane

11.07.2014
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L’assemblea annuale del Cuspi è l’occasione per discutere delle prospettive di sviluppo della funzione statistica alla luce della riforma degli enti locali

L’assemblea del Cuspi, che si tiene presso la sede della Provincia di Roma il 15 luglio 2014, assume quest’anno un significato particolare perché si svolge in un momento di profonda rivisitazione istituzionale del governo di area vasta.

Come noto, infatti, la legge n. 56 del 7 aprile 2014, recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province e sulle unioni e fusioni di comuni”, opera un complesso e articolato riordino delle autonomie locali. In particolare, istituisce le città metropolitane e ridisegna in modo sostanziale la disciplina statale sulle province, trasformandole in enti di secondo livello, governati da organi eletti non dai cittadini ma dai sindaci e dai consiglieri dei comuni del territorio. In questo nuovo assetto istituzionale, gli enti di area vasta sono strettamente legati da un rapporto di interdipendenza politica, funzionale e, in nuce, anche organizzativa con i comuni del loro territorio.

Tra le funzioni fondamentali delle città metropolitane e delle nuove province, proprio per il carattere di enti di secondo livello di derivazione comunale, sono state inserite la “raccolta ed elaborazione dati” e “l’assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali”. Si tratta di funzioni che assumono un’importanza particolare rispetto allo sviluppo del sistema statistico nazionale, soprattutto se si leggono insieme alla funzione fondamentale attribuita ai comuni relativamente ai “servizi in materia statistica”.

L’attuazione della riforma degli enti locali è un’occasione straordinaria per favorire la collaborazione tra i comuni, le province e le città metropolitane in campo statistico al fine di costituire una rete di uffici di statistica efficienti e funzionali nei territori, che consenta di migliorare la produzione e l’utilizzo dei dati ufficiali, anche ricorrendo alla costituzione di uffici di statistica in forma associata, come già previsto dalla circolare 3/99 del Sistan.

Nell’assemblea del 15 luglio saranno presentati importanti lavori del Cuspi su “BES delle Province”, “Censimento archivi amministrativi”, “Evoluzione demografica dell’area vasta nel confronto tra i censimenti 2001 e 2011”. Tali lavori, i primi in particolare, sono stati realizzati in virtù di uno stretto rapporto di collaborazione con l’Istat, a livello centrale e territoriale. Essi costituiscono una bussola per orientare il processo di cambiamento, tenendo conto del quadro oggettivo dei vincoli e delle potenzialità dei diversi territori.

L’attività degli uffici di statistica delle province, in questo modo, si dimostra una risorsa preziosa per la conoscenza dei territori e uno strumento indispensabile per orientare le scelte politiche, anche per la migliore attuazione del processo di riordino che tutti gli enti locali stanno vivendo.

Gaetano Palombelli

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Categorie: Città metropolitana di Roma Capitale

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