L’analisi congiunturale dell’agricoltura in Lombardia
Per il secondo anno consecutivo il settore è in fase recessiva
La Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, in collaborazione con le Associazioni regionali dell’agricoltura, presentano i risultati dell’indagine congiunturale sulla situazione del settore agricolo lombardo nel quarto trimestre 2013.
L’indagine, basata su interviste rivolte a un panel di aziende rappresentative del territorio lombardo, presenta indicatori che, nel trimestre in esame, mantengono tutti un segno negativo.
Il numero delle imprese attive si riduce nel 2013 rispetto all’anno precedente del 3,2% , con una perdita di circa 1.600 unità, la contrazione più elevata degli ultimi anni. Risultano quindi 48.657 le aziende agricole iscritte nei registri delle imprese delle Camere di commercio lombarde.
A peggiorare il quadro già compromesso per la crisi economica in atto sono state le condizioni climatiche, che hanno contribuito ad aggravare le difficoltà di alcuni settori. Nello specifico i settori vitivinicolo e lattiero-caseario sono più favoriti dai prezzi e dalla maggiore domanda soprattutto internazionale, diversamente da quello degli ortaggi e del florovivaismo che risentono degli effetti climatici negativi e della contrazione della domanda. Il settore cerealicolo mostra anch’esso segnali di difficoltà a causa del calo delle quotazioni. Il settore suinicolo subisce un calo della domanda rispetto allo scorso trimestre mentre il fatturato è stabile. Diverso il caso delle carni bovine che risentono del calo della domanda interna.
Il 22% degli intervistati dichiara una crescita del fatturato nel 2013 rispetto al 2012, il 45% segnala invece una riduzione del fatturato mentre il restante 33% indica un fatturato stabile.
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