La demografia delle imprese in Lombardia
Nel 2013 permangono le difficoltà economiche in tutti i settori di impresa
L’analisi congiunturale annuale relativa alle imprese in Lombardia mostra il persistere delle condizioni di crisi iniziate nel 2009.
Nella regione Milano è l’unica tra le province a registrare per il 2013 una crescita del numero di imprese attive (+0,3%), dovuta a un tasso di mortalità più contenuto rispetto alla media regionale. Tutte le altre province sono in calo; la diminuzione del numero di imprese riguarda in particolare Como (-2,3%), Lodi (-2,2%), Sondrio (-2,1%) e Varese (-2,0%).
Le imprese a conduzione femminile si riducono (-0,2% rispetto al 2012), a causa principalmente della flessione nel commercio (-1,4%). La quota delle imprese femminili sul totale è pari al 21,1%, in controtendenza rispetto alla situazione italiana, dove le imprese condotte in prevalenza da donne sono il 24,3%.
Anche le imprese giovanili mostrano un’elevata contrazione (-8,3%) causata dal calo demografico nelle classi di età giovanili e dalle difficoltà economiche del periodo.
L’unico dato positivo nella regione si registra per le imprese straniere: la quota lombarda delle imprese condotte da persone non nate in Italia sale al 10,3%, un valore superiore a quello nazionale (8,7%).
I settori a imprenditorialità straniera maggiormente in crescita sono il commercio (+14,1%), le attività di alloggio e ristorazione (+20,5%) e i servizi di supporto alle imprese come noleggio e agenzie di viaggio (+22,3%).
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