L’economia nel Molise
Dall'analisi della Banca d'Italia emerge che l’economia è ancora debole in Molise, dove non si manifestano i tenui segnali di stabilizzazione emersi nel quadro economico nazionale
Nell'anno in corso in Molise non si è ancora interrotta la fase recessiva iniziata nella seconda metà del 2011. L'attività economica nella regione rimane debole, gravata anche a causa della debolezza dei consumi delle famiglie, dall'ulteriore flessione dell'export e dalla limitata propensione a investire delle imprese.
Nell'industria, quasi la metà delle imprese ha segnalato una riduzione del fatturato nei primi nove mesi dell'anno, solo un quinto un aumento. L'attività edilizia ha continuato a contrarsi, raggiungendo livelli storicamente contenuti. Nei servizi, si sono significativamente ridotti i flussi turistici diretti nella regione.
L'occupazione è diminuita, più che nelle altre regioni del Mezzogiorno, nonostante il perdurante ricorso agli ammortizzatori sociali. All'aumento del numero di disoccupati si è associato quello degli inattivi, in particolare di coloro che, pur disponibili a lavorare, non cercano attivamente lavoro.
La debolezza del quadro congiunturale ha continuato a incidere negativamente sulla qualità del credito: all'acuirsi delle difficoltà di pagamento delle imprese si sono aggiunti i primi segnali di anomalia delle famiglie, manifestatisi in una più elevata incidenza dei crediti insoluti.
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