Online congiuntura economica abruzzese n. 3

16.12.2013

Il Cresa pubblica i dati aggiornati sul settore manufatturiero

Il Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali delle Camere di commercio abruzzesi (Cresa), che rappresenta unitariamente le Camere di commercio abruzzesi nel campo degli studi socio-economici, rende noti gli indicatori congiunturali sul settore manufatturiero del terzo trimestre 2013, e i dati relativi al mercato del lavoro, con particolare attenzione alla condizione dei giovani.

Nel settore manifatturiero, secono la relazione, la produzione è in calo, infatti il grado di utilizzo degli impianti si è attestato al 66% della piena capacità produttiva, con due punti in meno rispetto al trimestre precedente. Si registra un lieve recupero delle piccole imprese e un calo produttivo delle medie imprese che persiste (anche se in netto rallentamento rispetto alla prima parte dell’anno).

Le grandi imprese registrano un calo produttivo, che ha raggiunto nel terzo trimestre il -7% rispetto all’anno precedente, annullando il pur significativo recupero avvenuto nei primi mesi dell’anno. Il calo tendenziale è esteso a quasi tutti i settori, con eccezione dell’elettronica e del comparto alimentare, l’unico in Abruzzo a mantenere una tendenza positiva negli ultimi anni.

Il Cresa ha, inoltre, analizzato il fenomeno dell’occupazione a livello regionale, per genere, titolo di studio e soffermandosi ad esaminare la condizione giovanile. I dati più recenti, relativi al 2012, mostrano ancora un Abruzzo più reattivo: il tasso di occupazione è pari al 56,8%, superiore ai dati del Mezzogiorno (43,8%) e in linea con la media nazionale (56,8%).

Rispetto all’occupazione di genere, i dati più recenti confermano l’andamento asimmetrico dell’occupazione tra uomini e donne. Nel 2012, a fronte di una sostanziale stagnazione dell’occupazione maschile rispetto al 2011, le donne sono apparse in leggera crescita (+0,6%). Le perdite occupazionali femminili dal 2008 al 2012 sono state notevolmente inferiori a quelle degli uomini.

Gli occupati dotati di laurea sono stati i meno colpiti nel primo anni di crisi e alla fine del 2012 hanno fatto registrare un aumento in valore assoluto di 5 mila unità rispetto al 2008; fra i diplomati si è assistito ad un sensibile calo nel 2009, che tuttavia già l’anno seguente risultava quasi interamente riassorbito, seguito da una dinamica fortemente espansiva che ha portato a 29 mila occupati in più rispetto al 2008. I lavoratori con titolo inferiore hanno subito una contrazione di quasi 45 mila unità nel quadriennio considerato.

Si segnala Inoltre il Supplemento al numero due della Congiuntura economica, che analizza le caratteristiche strutturali e l’ imprenditorialità del commercio al dettaglio in Abruzzo.

 

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