La valutazione delle dimissioni delle lavoratrici madri in Puglia nel 2012

28.11.2013

Presentati i risultati di una ricerca a cura della Regione Puglia e dell’Università del Salento

Tra il 2009 e il 2012 le donne che si sono dimesse volontariamente dal lavoro in Puglia passano da 666 a 1.1014. La donna che formalizza le proprie dimissioni presso gli uffici regionali del lavoro è in prevalenza giovane, di età compresa tra i 25 e i 35 anni, impiegata nel settore dei servizi e del commercio, assunta con contratto a tempo indeterminato presso una piccola impresa e madre di uno o due figli.

La decisione delle dimissioni scaturisce da varie cause. Tra queste, l’insostenibilità dei costi dei servizi di cura dei figli piccoli rispetto al reddito percepito e l’insufficienza o l’assenza di reti familiari con cui condividere il carico di cura.

È quanto emerge da una ricerca a cura della Direzione regionale del lavoro della Regione Puglia e dell’Università del Salento, che analizza le caratteristiche di questo fenomeno, le sue cause e le possibili politiche d’intervento per contrastarlo o ridimensionarlo.

La ricerca, promossa e finanziata dalla Consigliera di Parità della Regione Puglia, cofinanziata dalle Consigliere di Parità di Brindisi e Lecce è basata su fonti statistiche ufficiali, tra cui i dati dell’Istat e dell'Ocse.

Categorie: Nuove rilevazioni, studi, ricerche | Popolazione | Puglia | Regione Puglia

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